Primarie annullate a Napoli: Bersani annuncia la svolta
Pier Luigi Bersani chiede di annullare le primarie di Napoli. Cancellato il voto popolare, il candidato sindaco di Napoli del centrosinistra si deciderà in una riunione con i componenti della coalizione campana. Un passo indietro che Bersani chiede ai contendenti Andrea Cozzolino, contestatissimo vincitore delle consultazioni, ed Umberto Ranieri, il grande sconfitto della competizione. Entrambi sarebbero nomi impossibili da presentare ai napoletani dopo il vespaio di polemiche sollevatesi dopo le accuse di brogli nelle primarie di domenica scorsa. Si cerca un nome esterno al partito. Raffaele Cantone, candidato ideale per Roberto Saviano e Walter Veltroni, si è detto non disponibile: “E' un salto che non ritengo opportuno fare. Sono un magistrato e penso che ciascuno debba fare al meglio il suo mestiere. Perciò il mio nome come nuovo candidato sindaco a Napoli non lo vedo”. I Verdi estendono l'appello proprio a Roberto Saviano, mentre Luigi De Magistris nella sua intervista a Il Fatto Quotidiano si era già detto pronto per scendere in campo se l'Idv glielo chiederà, ma si solleva il sospetto che la competizione interna tra Antonio Di Pietro e l'ex-magistrato di Catanzaro possa portare ad una candidatura kamikaze destinata a bruciare per sempre il prestigio politico De Magistris.
Si fa largo il nome di Lucia Annunziata, giornalista Rai molto gradita a Pier Luigi Bersani. Ma lei ci tiene a rettificare: “E' una vicenda di mesi fa. Mi è stato proposto dal Pd molto carinamente di fare il candidato unitario, Napoli è la mia città, ma non penso che si possa saltare dal desk di In mezz'ora al desk di palazzo San Giacomo”. Si fa così largo l'ipotesi di Paolo Mancuso, fratello minore del candidato sostenuto da Sel Libero, e contestatissimo Procuratore capo di Nola, sul quale pendono però diverse accuse di collusione con il clan dei Casalesi e con alcuni esponenti della Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo. Si tratta di dichiarazioni rese da alcuni pentiti e non verificate, ma che potrebbero portare all'apertura di un fascicolo su Mancuso proprio in concomitanza con le elezioni amministrative. Per il Partito Democratico non sarebbe una scelta ideale presentarsi alle urne con un candidato su cui vengono svolte delle indagini.
Intanto, Andrea Cozzolino si difende dalle accuse e denuncia un golpe ai suoi danni:
"La volontà degli oltre 44 mila cittadini che hanno dato vita alle primarie deve essere tutelata, rispettata e difesa da ogni tentativo di condizionamento. Di quei tentativi sono chiaramente la prima vittima, in quanto vincitore delle primarie, e mi sarei aspettato che il segretario provinciale del mio partito intervenisse a tutela della mia persona e della proposta politica in cui si sono riconosciuti migliaia di napoletani onesti, di tutti i quartieri della città. Purtroppo non è stato così me. Anzi, mentre era in corso il lavoro degli organismi di garanzia, il segretario ha rilasciato dichiarazioni irresponsabili, strumentalizzando singoli episodi che andavano chiariti, circoscritti e repressi. Tremante è arrivato ad infangare la mobilitazione della città pur di evitare la sconfitta del suo candidato. Il minimo che possa accadere a tutela della dignità del centrosinistra e della città è che il segretario faccia un gesto di responsabilità riconoscendo la sua inadeguatezza. Va ora seguita la strada indicata in queste ore con saggezza da persone lucide e moderate come il senatore Marco Follini o il vice sindaco di Napoli Tino Santangelo, e da tanti altri sostenitori degli altri candidati, dando seguito al lavoro di verifica e alla proclamazione di una vittoria pienamente legittima e fortemente voluta dalla Napoli che non si arrende all’illegalità e neanche agli apparati"