Priebke, il sindaco Marino: “Niente funerali a Roma”
Come era facile ipotizzare, neanche la morte ha spento le polemiche intorno ad Erich Priebke. L'ex ufficiale delle SS mai pentitosi per l'eccidio delle Fosse Ardeatine ieri è scomparso a Roma all’età di cento anni. E' proprio nella Capitale, probabilmente martedì, si terranno i suoi funerali. La cerimonia funebre sarà celebrata in una chiesa del centro della Capitale. A riferirlo è Paolo Giachini, avvocato di Priebke. Il Questore Fulvio della Rocca, d’intesa col prefetto Giuseppe Pecoraro, ha fatto sapere che "vieterà qualsiasi forma di celebrazione in forma solenne", come si legge nel comunicato della Questura di Roma, che "prenderà tutte le misure di sicurezza adeguate nel caso di una celebrazione privata dei funerali in chiesa, che non sarebbe comunque vietata". Il vicariato di Roma dal canto suo aveva escluso richieste di funerali. E poco dopo le 14.30 è arrivata la dichiarazione di Ignazio Marino, il sindaco della Capitale: "Ho concordato con Prefetto e Questore che sarà negata qualunque forma di funerali solenni. Roma è una città antinazifascista che ha sofferto drammaticamente".
Lo stesso avvocato di Priebke ha sottolineato come sussistano alcuni problemi burocratici da risolvere prima di poter stabilire con certezza luogo e giorno delle esequie dell’ex ufficiale nazista. Giachini continua invece a sostenere che le spoglie mortali di Priebke dovrebbero poi tornare in Argentina, per la sepoltura a Bariloche, dove anni fa si era rifugiato, accanto alla moglie. Il governo di Buenos Aires ha però sottolineato come questa ipotesi non sia neanche da prendere in considerazione. Il ministro degli Esteri Héctor Timerman ha infatti "dato ordine di non accettare nessun tramite che permetta l’ingresso del corpo del criminale nazista Erich Priebke in Argentina". L'avvocato però replica così: "Non esiste un no del governo argentino all’ingresso della salma nel Paese perché non è stata fatta ancora alcuna richiesta".