Prescrizione breve: Litigio in aula tra Bindi e D’Alema
La Camera ha dato il via libera alla richiesta della maggioranza di invertire l'ordine del giorno per discutere subito il ddl sul processo breve, che contiene la norma sulla prescrizione breve per gli incensurati, rinviando invece l'esame della legge Comunitaria nella quale è stato inserito il contestato emendamento che amplia la responsabilità civile dei magistrati. Ed è subito scoppiato il caos. I deputati dell'opposizione hanno lasciato la riunione del Comitato dei Nove della commissione Giustizia per protesta contro la decisione della maggioranza di ridurre i tempi del dibattito sul testo della norma che è stata considerata sin dall'inizio regolata sulla persona di Silvio Berlusconi e che se approvata, difatti, mettere fine al processo Mills che vede imputato il Premier.
Tuttavia non tutti erano d'accordo sull'idea, voluta dal Presidente del Pd, Rosy Bindi, di abbandonare l'aula per protestare contro la decisione della maggioranza. Secondo i cronisti di Ansa.it, presenti nell’emiciclo di Montecitorio, Massimo D'Alema nell'intento di manifestare la sua volontà di rimanere in aula, avrebbe detto, ironicamente: "Che vuoi? Che gli vado a menare? Mi levo gli occhiali e vado". Ma la battuta non sarebbe piaciuta al vice presidente della Camera, andata su tutte le furie.
Ad ogni modo il Pd ha già in programma un sit-in davanti a Montecitorio per contestare la "forzatura" della maggioranza in aula sul processo breve. Presenti il segretario nazionale Pier Luigi Bersani, la stessa Rosy Bindi, il vice segretario Enrico Letta, il presidente del gruppo parlamentare della Camera Dario Franceschini, la presidente del gruppo parlamentare del Senato Anna Finocchiaro per protestare contro le "forzature del Pdl, della Lega di Bossi, Calderoli e Maroni e dei cosiddetti responsabili che questa mattina alla Camera hanno imposto lo stravolgimento dei lavori parlamentari per parlare di processo breve e prescrizione breve", come si legge nella nota del Pd.