Pozzuoli: torturò il cane con l’acido, Comune parte civile contro l’assassino
Un atto che l’amministrazione comunale di Pozzuoli condanna senza mezzi termini. È quello compiuto ai danni di un cane, Spike, torturato con dell’acido e poi morto per le ferite riportate. A ucciderlo sarebbe stato un giovane di 22 anni residente nel rione Toiano del comune napoletano, dove il cane vittima della sua crudeltà è stato notato da una volontaria nota in città per la sua attenzione nei confronti dei randagi. In realtà Spike non era un randagio ma apparteneva a una coppia di anziani di Arco Felice. Secondo la ricostruzione dei militari, il giovane avrebbe deciso di torturare il cane perché lui si era accoppiato con la sua cagnetta. Per questo motivo il 22enne avrebbe ustionato il cane con dell’acido procurandogli delle ferite tali da ucciderlo dopo qualche ora. Adesso il Comune di Pozzuoli ha deciso di costituirsi parte civile nell'eventuale processo a carico dell'uomo accusato di aver torturato il povero cane. “L'episodio accaduto a Pozzuoli – ha spiegato il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia – è un fatto che io e l'intera amministrazione comunale condanniamo senza mezzi termini. Il protagonista di questo increscioso e violento atto è stato immediatamente individuato dalle forze dell’ordine e consegnato alla giustizia”.
Spike torturato e ucciso, l’indignazione della gente di Pozzuoli
La decisione del Comune di costituirsi parte civile in un eventuale processo contro l’assassino è arrivata in seguito alle proteste dei cittadini di Pozzuoli. In questi giorni, dopo la violenta aggressione, girava voce che il 26 luglio sarebbe andata in scena una manifestazione contro il 22enne nel suo quartiere. Una manifestazione contro il presunto killer del cane ma anche contro l’amministrazione comunale che in questa orribile vicenda era rimasta immobile. Fino ad oggi, quando il Comune ha invece condannato il gesto del 22enne e ha annunciato che si costituirà parte civile. La decisione di costituirsi parte civile – si legge nel comunicato stampa diffuso dal Comune – era stata già presa subito dopo la denuncia dell'uomo da parte delle forze dell'ordine in attesa dell'avvio del processo.