“Armamenti italiani venduti sulla portaerei Cavour a paesi in guerra”. La denuncia di SEL
L'Italia deve esportare le sue eccellenze nel mondo. Quante volte abbiamo sentito questa frase, ripetuta come un mantra da imprenditori e politici nostrani? Ebbene, lo stiamo facendo. La portaerei Cavour è salpata per un tour di 5 mesi durante i quali verranno presentati a 13 paesi africani del Golfo Persico armamenti ed equipaggiamenti militari made in Italy, con la speranza di venderli. A denunciare l'operazione sono stati sei parlamentari di Sel: Franco Bordo, Arturo Scotto, Donatella Duranti, Michele Piras e Giulio Marcon -, che hanno presentato un'interrogazione parlamentare al governo. "La crociera – scrivono i deputati – prevede un costo complessivo di 20 milioni di euro di cui, pare, 13 coperti dagli sponsor commerciali e 7 a carico dello stato". Per i deputati di Sel "la portaerei toccherà 13 paesi africani e 7 del Golfo Persico, ovvero Jedda (Arabia Saudita), Gibuti (Gibuti), Abu Dhabi (E.A.U.), Mina Sulman (Barhein), Kuwait City (Kuwait), Doha (Qatar), Mascate (Oman), Dubai (E.A.U.) e poi Mombasa (Kenya), Antseranana (Madagascar) e via via Maputo (Mozambico), Durban (Sudafrica), Cape Town (Sudafrica), Luanda (Angola), Pointe-Noire (Congo), Lagos (Nigeria), Tema (Ghana), Dakar (Senegal), Casablanca (Marocco) e Algeri (Algeria)".
Il viaggio ha anche un nome: è stato infatti chiamato "Sistema paese in movimento" e prevede "l'utilizzo della portaerei Cavour come spazio espositivo itinerante per la mostra dei propri prodotti da parte di alcune aziende italiane tra le quali: la Beretta, gruppo Ferretti, Blackshape, Ferrero, Federlegno Arredo, Elettronica, Intermarine, Mermec Group, Pirelli e Finmeccanica".
Una vera e propria fiera navigante, con una "preponderante presenza di imprese industriali del settore militare e di produzione di sistemi d'arma con relativo marketing dei propri prodotti, considerato che aziende del gruppo Finmeccanica presenteranno a bordo della Cavour e sul ponte di volo la loro produzione più aggiornata: Agustawestland (elicotteri nh90 e aw101), Oto Melara (sistema d'arma 127/64 lw vulcano e relativa famiglia di calibri, strales evoluzione dei cannoni navali da 76 mm, munizione guidata dart), Selex es (fornitore e integratore di sistemi radar e di combattimento tra cui i sistemi imbarcati sulle fregate Fremm, una delle quali partecipa alla campagna), Wass (siluro pesante black shark, siluro leggero a244/s mod. 3, Contromisure e sonar), telespazio (comunicazioni integrate e geoinformazione), mbda (missili aspide 2000, aster 15 e 30, marte mk2/s e teseo/otomat). Saranno presentati in tale occasione anche i sistemi d'arma missilistici che compongono il weapon package dell'eurofighter, come il Marte er (extended range), lo Storm shadow, il Meteor e il Brimston dm (dual mode)".
I parlamentari di Sel rivelano come "alcuni dei paesi toccati dalla crociera del gruppo navale Cavour sono senza una democrazia parlamentare o caratterizzati da regimi autoritari, e in alcuni di questi sono in corso conflitti armati". Per questo il partito chiede al governo "se ritenga idoneo l'utilizzo di un gruppo navale della nostra flotta militare per scopi di natura commerciale, relativamente a prodotti di natura bellica; se il governo, in una fase come questa caratterizzata da considerevoli tagli alla spesa pubblica, ritenga corretta la scelta di utilizzare ingenti risorse del bilancio dello stato per un'iniziativa con tali caratteristiche; se si consideri legittima e opportuna la scelta di andare a vendere armamenti a paesi governati da regimi non democratici e/o con conflitti interni in corso, utilizzando peraltro strutture dello stato italiano; se il governo sia stato preventivamente messo a conoscenza di tale iniziativa e se abbia dato il suo assenso; se i ministri, per quanto di competenza, non ritengano di dover intervenire immediatamente per la cancellazione di questa crociera".