Pompei, turista francese ruba marmi e intonaci: fermato dai carabinieri
Gli Scavi archeologici di Pompei, già al centro di polemiche per i casi di incuria e crolli, di nuovo vittima degli abusi di turisti irresponsabili che cercano di portare via preziosi reperti antichi. Questa volta protagonista del tentato furto un turista francese di 51 anni che però è stato fermati in tempo dai carabinieri che sono giunti sul posto dopo essere stati allertati dagli addetti dell'area archeologica. L'episodio, come rivelato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici di Pompei, è avvenuto nel pomeriggio di lunedì quando l'uomo, che era in visita con la famiglia, ha cercato di impossessarsi di alcuni frammenti di marmi, di intonaci dipinti staccati dalle pareti di una delle domus che aveva da poco visitato e di un'ansa di un'anfora di terracotta. Notato dagli addetti, però, l'uomo è stato subito segnalato ai carabinieri che lo hanno fermato. Quando i militari della compagnia di Torre Annunziata lo hanno perquisito nei pressi dell'ingresso degli Scavi di Piazza Anfiteatro, l'uomo aveva ancora con sé i reperti antichi. La refurtiva infatti era stata nascosta nella custodia della macchina fotografica.
Task force a Pompei contro il vandalismo
Dopo aver scoperto i reperti, i carabinieri hanno subito arrestato il cinquantunenne che è stato condotto in caserma per poi essere denunciato con l'accusa di furto aggravato. La refurtiva è stata interamente recuperata e riconsegnata al soprintendente del sito archeologico, Massimo Osanna, che ha espresso la sua preoccupazione per quanto accaduto. "L’episodio è il preoccupante segnale del dilagare di comportamenti irriguardosi e, spesso, di veri e propri atti di vandalismo che la Soprintendenza è impegnata con ogni mezzo a contrastare" ha affermato il soprintendente. Del resto si tratta del secondo episodio di sottrazione di reperti sventato in due mesi. Anche per questo, su richiesta della procura di Torre Annunziata, i carabinieri hanno assicurato una task force nell'area degli Scavi, con ronde in borghese che possano arginare il fenomeno dei danni al patrimonio archeologico di Pompei.