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“Pompei rischia di scomparire definitivamente”

La denuncia dei sindacati dopo l’ennesimo crollo avvenuto negli scavi archeologici di Pompei.
A cura di A. P.
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Dopo l'ennesimo crollo avvenuto lunedì sera a Pompei e che ha visto cedere questa volta un muro non affrescato ma molto antico in via dell'Abbondanza, nuovo appello da parte dei sindacati dei lavoratori di uno dei più importanti siti archeologici del mondo sullo stato di incuria in cui versano le rovine dell'antica città romana. “Pompei rischia di scomparire definitivamente senza che sia stato mosso un dito per porvi rimedio in questi ultimi anni” spiegano Antonio Pepe e Maria Rosa Rosa,  rispettivamente segretari di Cisl e Uil a Il Mattino, elencando la lunga serie di crolli e cedimenti avvenuti negli ultimi tempi a Pompei. Non si contano più ormai casi di solai crollati, mosaici scomparsi e intonaci sbriciolati.

"La soprintendenza resta a guardare" – Secondo i sindacati infatti lo stato di incuria in cui versano gli scavi archeologici di Pompei sono evidenti e palesi appena ci si sposta fuori dai soliti itinerari di rappresentanze e gli episodi di crolli si stanno allargando a macchia d'olio senza che nessuno prenda provvedimenti e con "la soprintendenza che resta a guardare”. “Nonostante le continue denunce e i fondi assegnati, i crolli continuano a deturpare il sito archeologico" accusano i sindacati , aggiungendo "È possibile che nessuno si rende conto che tutto ciò mette oltretutto a rischio la sicurezza dei lavoratori e quella dei visitatori?”.

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