Zone rosse nei weekend e spostamenti limitati anche in fascia gialla: governo decide su nuove misure
La cabina di regia, con i ministri Gelmini e Speranza e i capidelegazione dei partiti di maggioranza, si riunirà oggi per decidere come agire dopo che il Cts ieri ha suggerito una nuova stretta. I nuovi contagi, dovuti soprattutto dalle varianti, sono appena sotto 20mila (19.749), e le vittime salgono a 376; nelle ultime 24 ore poi si è registrato il picco di ricoveri in terapia intensiva. Per questo gli esperti chiedono che si agisca in fretta, varando nuove misure.
Le nuove norme anti Covid dovrebbero prevedere festivi e prefestivi rossi in tutta Italia, come nel periodo natalizio, con la chiusura di molte attività, proprio al fine di evitare assembramenti e contatti tra le persone. Ma si parla anche di movimenti limitati in zona gialla, così da riportare l’Rt nazionale sotto la soglia dell’1, e zone rosse più rigide, con un automatismo che farebbe scattare la fascia di rischio più alta con 250 casi settimanali su 100mila abitanti; l'idea è quella di non lasciare ai governatori la possibilità di decidere sull'eventuale zona rossa, come prevede l'attuale dpcm quest'ultima in verità è una raccomandazione che era stata già fatta dai tecnici a gennaio, ma che poi non era stata messa in pratica con il dpcm.
Il virus sta correndo più velocemente della campagna vaccinale, e il rischio è che questa possa essere compromessa dalla terza ondata, ormai inevitabile. Gli scienziati hanno inoltre segnalato la necessità di estendere la somministrazione del siero a più soggetti possibile. Il governo dovrà dare risposte, anche in vista della Pasqua, ma di sicuro l'ipotesi sul tavolo non è al momento quella di un lockdown generalizzato. Il presidente del Consiglio Mario Draghi e i ministri della salute Roberto Speranza e degli Affari Regionali Mariastella Gelmini si preparano a una revisione urgente dell'ultimo provvedimento, entrato in vigore solo da pochi giorni, sabato 6 marzo. Proprio per evitare un blocco nazionale come già successo un anno fa nuove limitazioni non sono più rinviabili. e non a discrezione del governatore come prevede ora il dpcm.
Cosa potrebbe cambiare il dpcm
Chiusure nei weekend
Il Cts ha chiesto di riportare l'orologio indietro e di tornare alle misure che erano state varate durante le vacanze natalizie, con le chiusure dei giorni festivi e prefestivi. L'ipotesi è quella di intervenire subito sul dpcm, in modo da far scattare le nuove regole in tempo per il weekend del 13 e 14 marzo. Nei giorni feriali a Natale erano valide le regole della zona arancione, com spostamenti permessi all'interno del proprio Comune dalle 5 alle 22. Però gli scienziati vorrebbero che si limitassero le uscite da casa ai soli motivi di necessità, salute e urgenza.
Bar e ristoranti
Nei weekend chiuderanno sicuramente bar e ristoranti, considerati luoghi d'aggregazione, dove elevato è il rischio di contagio. Sarebbe comunque consentito l’asporto (fino alle 18 dai bar) e la consegna a domicilio.
Le zone rosse
Nelle zone rosse non chiuderanno solo le scuole, dall'asilo alla scuola secondaria di secondo grado, e ovviamente le università, ma si fermeranno anche altre attività, come appunto a ristorazione e i negozi. E non sarà permesso uscire di casa e far visita a parenti o amici. Consentita però l'attività motoria nei pressi della propria abitazione.
Cinema e teatri
Secondo il dpcm in vigore dal prossimo 27 marzo potrebbero riaprire cinema e teatri il 27 marzo, come era stato invece stabilito dal Dpcm in vigore. Ora, come ricorda il Corriere della Sera, i tecnici del ministero guidato dal ministro Franceschini sono però al lavoro per proporre la stessa regola già applicata a musei e mostre: consentire l’ingresso del pubblico in sala dal lunedì al venerdì. In questo modo, nonostante l'inasprimento generale delle misure, si prova a far ripartire un settore come quello della Cultura, rimasto fermo per mesi.