Zona rossa Alzano e Nembro, Conte verrà interrogato venerdì dai pm di Bergamo: “Sono sereno”
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, riferirà venerdì mattina ai pm di Bergamo per l’inchiesta sulla mancata istituzione della zona rossa nei comuni di Nembro e Alzano Lombardo. Conte è stato convocato come persona informata sui fatti e probabilmente verrà audito a Roma. Il presidente del Consiglio non si dice preoccupato: “Le cose che dirò come persona informata sui fatti non le posso anticipare, riferirò tutti i fatti a mia conoscenza. Non sono affatto preoccupato, sono sereno, non è un atteggiamento di arroganza. Ci confronteremo venerdì, riferirò tutti i fatti di cui sono a conoscenza”.
In arrivo nuovo dpcm, ma senza novità sostanziali
Il presidente del Consiglio, parlando davanti a Palazzo Chigi, annuncia anche che il governo sta lavorando a un nuovo dpcm, che non introdurrà comunque novità sostanziali: “Stiamo predisponendo un dpcm, perché ci sono alcuni interventi in scadenza, ma nulla che cambi il quadro attuale. Dobbiamo rispettare il distanziamento, se non c’è usare le mascherine, ma non possiamo tenere un Paese bloccato”.
Conte alla commissione d'inchiesta sul caso Regeni
Conte risponde anche sul tema della convocazione da parte della commissione parlamentare d’inchiesta sul caso Regeni, arrivata dopo la notizia della vendita di due navi militari all’Egitto: “Ho urgenza di riferire alla commissione parlamentare, mi dicono che non è usuale che lo faccia il presidente del Consiglio, ma appena possibile sarò davanti la commissione a riferire”, risponde Conte. Che per ora non anticipa nulla, spiegando di voler rispondere prima alla commissione e poi ai giornalisti.
Una commissione d'inchiesta sul Coronavirus
A proposito di commissioni d’inchiesta, a Conte viene chiesto anche un parere sulla possibile istituzione di una sull’emergenza Coronavirus e sulla sua gestione: “Tutte le indagini e le inchieste ben vengano, i cittadini hanno il diritto di conoscere e noi con responsabilità istituzionale di rispondere. Se c’è una richiesta di indagine parlamentare non spetta al presidente del Consiglio un commento. Il Parlamento deciderà. Così come se c’è una inchiesta della procura di Bergamo, è giusto che il presidente si renda disponibile”. “Il mio è un atteggiamento sereno, ma non di chi ostenta arroganza, ma di chi ha agito con coscienza ogni volta che ha presa una decisione. Io sono sereno con la mia coscienza ed essendo stato affiancato da persone competenti ed esperte abbiamo cercato di fare tutto il possibile per salvaguardare l’Italia”, prosegue.