Zona gialla, le Faq del governo: mascherine all’aperto e limiti al tavolo dei ristoranti, le regole
Con il cambio di colore della Sicilia torna la zona gialla e tornano anche le faq del governo. Sul sito di Palazzo Chigi sono ricomparse le indicazioni dell'esecutivo sulle regole della zona gialla, rimosse nel momento in cui tutta Italia è diventata zona bianca a giugno. Le regole più importanti e le differenze con la zona bianca riguardano le mascherine e la sistemazione ai tavoli dei ristoranti: non più di quattro persone non conviventi sia all'interno che all'esterno. Quest'ultimo punto, tra l'altro, è scomparso dalle faq, ma sia il Ministero della Salute che la Regione Sicilia – prima e unica, per ora, in zona gialla – hanno confermato a Fanpage.it che la regola è ancora in vigore.
Mascherine
"In questa zona, come su tutto il territorio nazionale, è obbligatorio avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie (meglio conosciuti come mascherine)", si legge nelle faq del governo sulla zona gialla. Le mascherine "devono essere obbligatoriamente indossate in tutti i luoghi al chiuso diversi dalla propria abitazione, compresi i mezzi di trasporto pubblico (aerei, treni, autobus) e in tutti i luoghi all'aperto". Ci sono degli esentati: bambini sotto i 6 anni di età; persone che, per la loro invalidità o patologia, non possono indossare la mascherina; operatori o persone che, per assistere una persona esente dall’obbligo, non possono a loro volta indossare la mascherina. Inoltre la mascherina non è obbligatoria: mentre si effettua l’attività sportiva; mentre si mangia o si beve, nei luoghi e negli orari in cui è consentito; quando, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantito in modo continuativo l'isolamento da persone non conviventi.
Green pass
In questa faq viene ricapitolato in quali occasioni viene richiesto il green pass: "Feste per cerimonie civili e religiose, accedere a residenze sanitarie assistenziali o altre strutture, spostarsi in entrata e in uscita dai territori eventualmente classificati in zona rossa o zona arancione". Dal 6 agosto anche per:
a. servizi di ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per il consumo al tavolo, al chiuso;
b. spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi;
c. musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre;
d. piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso;
e. sagre e fiere, convegni e congressi;
f. centri termali, parchi tematici e di divertimento;
g. centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, compresi i centri estivi, e le relative attività di ristorazione;
h. attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;
i. concorsi pubblici.
E dal primo settembre per "il personale scolastico e universitario e gli studenti universitari". E ancora, sempre da settembre, per accedere a:
– aeromobili adibiti a servizi commerciali di trasporto di persone;
– navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale, ad esclusione di quelli impiegati per i collegamenti marittimi nello Stretto di Messina;
– treni impiegati nei servizi di trasporto ferroviario passeggeri di tipo Inter City, Inter City Notte e Alta Velocità;
– autobus adibiti a servizi di trasporto di persone, ad offerta indifferenziata, effettuati su strada in modo continuativo o periodico su un percorso che collega più di due regioni ed aventi itinerari, orari, frequenze e prezzi prestabiliti; autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente, ad esclusione di quelli impiegati nei servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale.
Attività, negozi, mense, bar e ristoranti
Per quanto riguarda la ristorazione, le regole sono chiare: "In questa zona sono aperti i bar, i ristoranti e tutte le altre attività di vendita o somministrazione di cibi e bevande. Il consumo di prodotti al banco o all’aperto è consentito a tutti i clienti. Il servizio e il consumo al tavolo al chiuso è invece consentito solo ai clienti dotati di una certificazione verde valida o a quelli che ne siano esenti". Sì all'asporto e non è necessario il green pass, con i bambini ovviamente esentati dalla certificazione verde fino ai 12 anni per tutti gli esercizi pubblici. Negli alberghi non è richiesto il green pass per il ristorante se il servizio è solo per clienti interni, ma è richiesto per piscine, palestre e centri benessere interni. Green pass obbligatorio anche per le mense aziendali.
Matrimoni, sagre, fiere, eventi e cerimonie
Per tutte queste attività è necessario il green pass. "L’accesso a sagre e fiere anche locali è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una certificazione verde COVID-19", si legge nella faq apposita. "L’obbligo di possedere una certificazione verde COVID-19 non si applica, invece, nel caso in cui gli eventi si svolgano in luoghi all’aperto privi di specifici e univoci varchi di accesso, come ad esempio in piazze, vie o parchi pubblici, a cui possono accedere anche soggetti per fini diversi da quello di assistere all’evento che non è quindi destinato ad un pubblico predefinito e contenuto in spazi dedicati in modo esclusivo all’evento stesso".
Lavoro
Alcune faq apposite sono dedicate anche al tema lavoro: "L’Amministrazione (o il datore di lavoro privato) è tenuta ad adottare le misure organizzative e gestionali atte ad agevolare lo svolgimento delle prestazioni lavorative in modalità agile". Così come "è possibile promuovere percorsi informativi e formativi in modalità agile a distanza".
Spostamenti
Sono consentiti "senza limiti relativi agli orari o ai motivi dello spostamento, verso qualsiasi località della zona bianca e della zona gialla". Ok anche all'automobile con persone non conviventi, ma con il guidatore da solo davanti e dietro massimo due persone. Tutti con la mascherina.