Zona gialla, ecco le Regioni che cambiano colore: cosa si può fare e cosa non si può fare
Il governo venerdì sera ha approvato il decreto con le restrizioni anti Covid per le feste di Natale: nei giorni festivi e prefestivi dunque tutta l'Italia sarà zona rossa, mentre nei giorni feriali sarà arancione. Il decreto vale per il periodo dal 24 dicembre al 6 gennaio, ma nel frattempo alcune Regioni sono passate in fascia gialla da oggi. Ieri sono scadute infatti le ordinanze del ministro della Salute Speranza, secondo cui Campania, Toscana Valle D'Aosta e provincia di Bolzano erano in zona arancione.
Da oggi praticamente tutta l'Italia sarà zona gialla, a eccezione di Abruzzo e Campania, dove un'ordinanza del governatore De Luca ha confermato, da oggi fino a mercoledì 23 dicembre, le regole della fascia arancione. Ma orientarsi tra le diverse regole che sono state emanate a livello regionale e tra le ordinanze maggiormente restrittive rispetto al decreto non è semplice. Ricordiamo infatti che è sempre possibile per i governatori emanare ordinanze maggiormente restrittive rispetto alle misure disposte dal governo.
"La Campania non sarà zona gialla nemmeno per i pochi giorni a ridosso delle feste", ha spiegato ieri il governatore campano. E infatti l'Unità di Crisi della Regione ieri ha confermato le limitazioni già in vigore con la zona arancione. "Immagino che sarete tutti entusiasti dopo le decisioni del governo nazionale – ha polemizzato De Luca – Io non ho capito niente, si apre e si chiude, giallo, rosso, arancione, non si è capito niente".
E anche in Veneto, che è una Regione gialla, la mobilità è ridotta, per via di un'ordinanza varata dal governatore Zaia che stabilisce la chiusura dei confini comunali dalle ore 14 nel periodo compreso tra il 19 dicembre e il 6 gennaio. "Il grande tema – aveva detto Zaia – è di regolamentare i flussi tra i territori comunali. E una sorta di zona arancione ‘ridotta' perché dà la concessione fino alle ore 14 di muoversi tra i comuni".
Ha protestato invece l'abruzzese Marsilio, perché la sua Regione che non potrà godere nei giorni precedenti alla chiusura nazionale di un allentamento delle norme: "Avevamo chiesto di prendere atto dei dati positivi che registriamo da settimane, per poter sfruttare almeno alcuni giorni in zona gialla e dare respiro all'economia e possibilità di movimento ai cittadini. Invece, dal ministero solo assordante silenzio, nessuna risposta nel merito e ottusità burocratica".
Cosa si può fare in zona gialla
Da oggi, domenica 20 dicembre, fino a mercoledì 23 dicembre, in Toscana, Val d’Aosta e provincia di Bolzano valgono le regole in vigore nel resto del paese, considerato nella fascia moderata di rischio, di colore giallo. Per 4 giorni quindi aprono bar e ristoranti, fino alle 18. L'asporto è comunque consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio invece non ci sono restrizioni. Restano naturalmente chiuse piscine, palestre, teatri, cinema, musei e mostre.
In precedente provvedimento, quello del 3 dicembre, ha stabilito che dal 4 dicembre al 6 gennaio i negozi potranno rimanere aperti fino alle 21. Ma dal 4 dicembre al 15 gennaio nei giorni festivi e prefestivi all'interno dei centri commerciali saranno aperti solo alimentari, farmacie, parafarmacie, sanitari, tabacchi, edicole e vivai.
Sarà vietato circolare dalle 22 alle 5 del mattino, le regole del coprifuoco notturno valgono in tutto il territorio nazionale. Ci si può spostare all'interno della Regione, e da una Regione all'altra, se è gialla anche quella di destinazione. Ma come è previsto dal dpcm del 3 dicembre a partire da lunedì 21 ci sarà il blocco totale di circolazione tra Regioni fino al 6 gennaio, a prescindere dal colore.
Le scuole superiori continueranno a fare didattica a distanza, per gli ultimi giorni prima dell'inizio delle vacanze di Natale, che cominciano il 23 dicembre. Saranno in presenza solo gli studenti con disabilità, e i laboratori saranno in funzione. In classe anche gli studenti fino alla terza media.