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In zona bianca riaperture anticipate e coprifuoco abolito: raggiunto accordo tra Regioni e Governo

Dal 31 maggio alcune Regioni passeranno in zona bianca e, a seguire, sempre più territori entreranno nella fascia che contempla pochissime restrizioni. E per la zona bianca cambiano le regole, con l’addio al coprifuoco e le riaperture anticipate. Per l’ufficializzazione delle nuove regole ci sarà un riferimento specifico nelle consuete ordinanze del venerdì del ministro Speranza.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’accordo raggiunto tra Regioni e Governo consentirà di dire addio al coprifuoco già dal prossimo lunedì alle Regioni che entreranno in zona bianca. E permetterà a tutte le attività la cui apertura era già prevista per le prossime settimane di anticipare i tempi della ripartenza. Queste due novità sono state sancite da un accordo trovato tra il ministro della Salute, Roberto Speranza, e il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga. Queste regole, valide per chi passa in zona bianca, saranno formalizzate domani nella consueta ordinanza del ministro della Salute, con la quale si stabilirà anche il passaggio in zona bianca di Friuli-Venezia Giulia, Molise e Sardegna dal 31 maggio, salvo impreviste crescite dei contagi che sembrano comunque da escludere. In questa ordinanza, diversamente da quanto accaduto finora, dovrebbe esserci un richiamo al documento delle Regioni contenente le linee guida per la riapertura, secondo quanto apprende Fanpage.it da fonti del ministero. L’ordinanza, quindi, con il richiamo ai protocolli da seguire in zona gialla, stabilirà la riapertura anticipata delle attività che segue l’intesa raggiunta ieri con le Regioni.

Quali sono le regole in zona bianca e il caso discoteche

In zona bianca le uniche regole sempre valide sono quelle relative al distanziamento e all’utilizzo della mascherina. Per il resto si applicano i protocolli che le Regioni hanno predisposto per le zone gialle. Inoltre, come confermato dall’accordo tra Governo e Regioni, viene abolito il coprifuoco e si riaprono in anticipo alcune attività come quelle dei matrimoni, dei centri benessere, delle piscine all’aperto, dei parchi tematici, delle fiere, delle sale giochi e dei casinò. Di fatto tutte quelle che avrebbero dovuto riaprire nelle settimane successive in zona gialla. L’intesa non prevede invece la riapertura delle discoteche, su cui stanno però lavorando le Regioni che entreranno per prime in zona bianca: le ordinanze di Friuli-Venezia Giulia, Molise e Sardegna dovrebbero infatti introdurre la riapertura delle discoteche, ma solamente per i servizi di bar e ristorazione, senza la possibilità di accedere alle piste da ballo.

Quali Regioni vanno in zona bianca e quando

Come detto tra le prime Regioni a entrare in zona bianca, già dal 31 maggio, c’è il Molise, che secondo gli ultimi dati fa registrare un’incidenza di 12 contagi ogni 100mila abitanti, ben al di sotto del valore soglia dei 50 casi per la terza settimana consecutiva. Sembra certo della zona bianca anche il Friuli-Venezia Giulia: “Dalla bozza di monitoraggio viene confermato che dalla prossima settimana il Friuli-Venezia Giulia sarà zona bianca”, afferma il presidente Fedriga. Conferma che dovrebbe arrivare anche per la Sardegna, unica Regione italiana che è già stata in zona bianca durante l’inverno. Dal 7 giugno, poi, dovrebbero passare in zona bianca Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto. A metà giugno, il 14, potrebbe toccare ad altre Regioni: in pole ci sono Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Trento, Piemonte e Puglia, anche se in alcuni di questi territori i dati sono in bilico. Entro la fine di giugno, comunque, è plausibile che tutta l’Italia diventi zona bianca.

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