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Zingaretti attacca il leader della Lega: “Noi pensiamo a lavorare, Salvini solo a picconare”

A meno di un mese dalle elezioni regionali, il leader del Partito democratico, Nicola Zingaretti, attacca quello della Lega, Matteo Salvini. “Noi pensiamo al lavoro. Salvini solo a picconare. Le parole di Salvini sono una conferma che del funzionamento dello Stato e della democrazia non gliene importa nulla. Pensa solo a se stesso. Il lavoro lo creiamo noi con i fatti non lui con i picconi”, scrive su Facebook.
A cura di Annalisa Girardi
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"Noi pensiamo al lavoro. Salvini solo a picconare": così il leader del Partito democratico, Nicola Zingaretti, attacca il segretario della Lega, Matteo Salvini, in vista delle elezioni regionali. "Le parole di Salvini sono una conferma che del funzionamento dello Stato e della democrazia non gliene importa nulla. Pensa solo a se stesso. Il lavoro lo creiamo noi con i fatti non lui con i picconi. Con l'Europa ora abbiamo davanti grandi opportunità di investimento per le infrastrutture e innovazione, sostegno e sviluppo per le imprese. La sua destra nazionalista ha fallito. Ha indicato come orizzonte un antieuropeismo fuori dalla storia e, di fatto, contro gli interessi degli italiani", ha aggiunto il governatore della Regione Lazio.

E ancora: "I problemi non si cavalcano: si risolvono con concrete politiche di sviluppo per creare lavoro fondato sulla sostenibilità ambientale e sociale. Insieme alle imprese, al mondo del lavoro, agli amministratori, alla cultura e a una nuova generazione di ragazze e ragazzi, alla forza delle donne. Ora tutte e tutti in campo nelle Regionali con i candidati e le candidate per fermare le destre e governare bene".

Sul suoi canali social il leader dem parla anche della risposta alla pandemia di coronavirus e alla profonda crisi economica che questa ha generato: "Quello che abbiamo fatto fin qui è stato importantissimo. Abbiamo gestito la pandemia e rafforzato il nostro rapporto con l'Europa che sta cambiando.Ora occorre mettere in campo una progettualità e una visione più forte. Penso alla qualità dei progetti da realizzare con le risorse del Recovery fund, alla necessità di una nuova e coordinata politica industriale, alle priorità da indicare sul Fisco, alla necessità di un intreccio equilibrato tra l'intervento pubblico e quello dei soggetti privati sul tema della rete unica", scrive. E conclude: "Con una ambizione, lasciare ai giovani un'Italia e un'Europa migliori di quelle che abbiamo trovato".

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