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Zelensky ringrazia Draghi: “Grazie per la tua forza e il tuo sostegno, sei una persona perbene”

Il presidente ucraino ringrazia il premier Draghi dopo la concessione dello status di candidato all’Ue per Kiev, vista la sua “forza e perseveranza”.
A cura di Giacomo Andreoli
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"Grazie per la tua forza e la tua perseveranza". Poche, semplici, ma significative parole quelle utilizzate dal presidente ucraino Zelensky per ringraziare Mario Draghi. Arrivano dopo che il Consiglio europeo ha dato l'ok al riconoscimento dello status di candidato all'Unione europea a Kiev. Un gesto storico, che dà un ulteriore segnale forte all'Ucraina e alla Russia, nel tentativo di avvicinare la prima e allontanare la seconda dall'Europa, anche se il processo di ingresso richiederà mesi o forse addirittura anni. Draghi, d'altronde, è stato tra i primi a dire che era necessario concedere lo status di candidato, ponendosi anche contro i partner europei, che poi hanno cambiato idea.

"L'Italia è dalla nostra parte– aggiunge Zelensky- Grazie mille, signor presidente del Consiglio! Grazie per aver dimostrato che i principi delle persone perbene sono veramente il fondamento dell'Europa". Il presidente ucraino, che ha sempre riconosciuto all'Italia un ruolo chiave nel sostenere il suo Paese, spera ora in un'ulteriore accelerazione per vedere Kiev all'interno dell'Unione europea il prima possibile, così da difendersi politicamente e militarmente anche negli anni a venire da Mosca. Ma prima di avviare il processo di riforme necessarie ad essere inseriti tra i Paesi membri bisogna far terminare il conflitto in essere. Per questo continuano i tentativi diplomatici di mettere allo stesso tavolo Putin e Zelensky, con la Turchia di Erdogan che si sta ponendo sempre più come elemento mediano.

In ogni caso per il numero uno di Kiev, come ha specificato ieri in collegamento davanti ai leader europei, concedere all'Ucraina lo status di candidato, "è il punto di partenza di una nuova storia per l'Europa". Quindi ha aggiunto che si tratta di "una delle decisioni più importanti per l'Ucraina dalla sua indipendenza trent'anni fa", nel 1991 ed anche "il più grande passo verso il rafforzamento (politico) dell'Ue".

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