Zan: “Identità di genere? Concetto giuridico, c’è anche in altre leggi. Lega dica perché toglierlo”
"L'Italia è l'unico Paese in Europa che non ha una legge contro i crimini d'odio. Non c'è molto tempo, abbiamo la necessità di capire se ci sono dei punti di contatto con altre forze politiche per arrivare a una rapida approvazione": lo ha detto, parlando con i giornalisti, il deputato Alessandro Zan alla vigilia dell'arrivo nell'Aula del Senato del disegno di legge che porta il suo nome. Un'apertura alle modifiche che segna un contrasto nella posizione del Partito democratico rispetto al passato, quando i dem puntavano a mandare al voto il testo così come era uscito dalla commissione. Alla domanda di Fanpage.it, se allora il Pd è disposto a toccare i tre temi su cui più spinge la destra, cioè identità di genere, libertà scolastica e libertà di espressione, Zan ha risposto: "La Lega e Ostellari intanto dovrebbero ritirare la famosa tagliola che hanno presentato per domani: noi sappiamo che se dovesse passare con la tagliola la legge sarebbe affossata. Mi sembra un bluff. Ritirino questa tagliola e allora si comincia a discutere anche con loro di eventuali mediazioni".
Zan ha proseguito affermando di non essere spaventato dal voto segreto. Allo stesso tempo, però, sempre parlando con i giornalisti, ha lanciato un appello a tutte le forze politiche "in particolar modo al centrodestra" chiedendo "di essere leali e di ritirare questa tagliola con un passaggio agli articoli domani, in modo che si possa discutere serenamente di come arrivare ad approvare una buona legge il prima possibile".
Il deputato è poi tornato a parlare di una delle questioni centrali nel dibattito sul ddl, quella dell'identità di genere, che Lega e Fratelli d'Italia insistono per rimuovere: "Lo voglio ripetere. Identità di genere non è un concetto che ha inventato Zan o qualcun altro del Partito democratico, ma è un concetto giuridico che esiste in tante leggi del nostro ordinamento. Non capisco perché vogliono togliere un riferimento giuridico che serve a tutelare delle persone discriminate. Ce lo devono dire perché lo vogliono togliere", ha concluso Zan.