Zampa: “Dal 7 gennaio tutta Italia verso zona gialla, ma non si escludono nuove zone rosse”
L'impianto a zone – gialla, arancione e rossa – è stato confermato ufficialmente dal presidente del Consiglio ieri, durante la conferenza stampa di fine anno con i giornalisti. Conte ha parlato di un sistema rodato, che continuerà ad essere in vigore finché ce ne sarà bisogno e ha anche aggiunto che, fosse stato per lui, l'avrebbe introdotto anche prima. L'impianto a zone sulla base dei dati delle Regioni è stato temporaneamente sospeso con il decreto Natale, che ha colorato l'Italia di rosso e arancione per tutto il periodo delle feste. Ma ora che l'Epifania si avvicina, si discute di ciò che succederà il giorno dopo, quando l'Italia uscirà dalla zona rossa. "Il 7 gennaio si ricomincia con la normale colorazione, giallo, arancione e rosso, sulla base delle misurazioni illustrate ogni settimana e che tutti conoscono, a partire dalle Regioni", ha spiegato la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, ad Affaritaliani.it.
Dal 7 gennaio, tutte le Regioni italiane si avviano verso la zona gialla. Lo conferma anche la sottosegretaria: "Non conosco esattamente i dati di tutte le Regioni – ha spiegato – ma siccome le cose stanno andando meglio penso proprio che sarà così". Ma attenzione: non è detto né che il 7 gennaio le Regioni siano tutte gialle, né che in futuro non possano cambiare nuovamente colore e tornare in zona arancione o rossa, questa eventualità "non si può escludere", perché "dipenderà dall'andamento dei dati", ha continuato Zampa.
Sulla durata della restrizioni, la sottosegretaria Zampa segue la stessa linea del presidente del Consiglio: "Ci saranno fino a quando i dati ci diranno che dobbiamo tenere queste misure, le valutazioni si fanno in base ai dati scientifici e quindi le restrizioni resteranno in vigore fino a quando sarà necessario". Le scuole riapriranno il 7 gennaio, ha confermato la sottosegretaria alla Salute, "quelle che sono state chiuse fino a prima della pausa per le festività di Natale". Mentre per le materne ed elementari, "che erano già aperte a dicembre, nulla cambia e tutto continuerà come prima".