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Zaia dice che “essere omofobi è una patologia” e che “le scelte etiche non hanno colore politico”

Il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, intervenendo alla festa della Lega Romagna ha parlato di diritti civili, battaglie etiche, reddito di cittadinanza, Pnrr e Autonomia.
A cura di Annalisa Girardi
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"Essere omofobi penso sia una patologia". Parola di Luca Zaia, governatore della Regione Veneto, che intervenendo alla festa della Lega Romagna a Cervia ha aggiunto: "Inutile perdere tempo a parlare di questa roba. Come centrodestra, non dobbiamo pensare che questi temi li debbano trattare solo quelli di sinistra".

Per l'esponente del Carroccio "le scelte etiche non hanno colore politico". E ha precisato: "La mia posizione sull'aborto, ad esempio, è ininfluente. Devo garantire come Istituzione il diritto di accedere all'interruzione di gravidanza. Serve un approccio laico, per cui è giusto rispettare le volontà di tutti. Sulle decisioni etiche, o prendiamo subito delle scelte, o lo faremo per necessità. Noi, sul fine vita, ad esempio, in Veneto non abbiamo fatto nessuna scelta controcorrente. Abbiamo dato una risposta, anche se siamo trattati da alcuni come fuori di testa. Una sentenza della Corte costituzionale dice che davanti a una situazione di non ritorno è comprensibile che il paziente possa pensare di gestire il fine vita. Non vi dirò mai come la penso io, ma siamo qui ad applicare le leggi. Qui non c'è nessuna promozione dell'eutanasia: davanti a una legge, si risponde".

Zaia non ha parlato solo di diritti civili e battaglie etiche. Il governatore leghista ha anche commentato quanto sta accadendo con la sospensione del reddito di cittadinanza: "Ci vuole rispetto nei confronti di chi non riesce a sbarcare il lunario. In altri Paesi ci sono redditi di inclusione. È innegabile che ci siano dei cittadini che vivono delle difficoltà oggettive. Ma dire che un baldo giovanotto di 18-20 anni non possa trovare lavoro è oggettivamente difficile. Il sistema va ritarato. Il governo su questo c'è. Rispetto per chi ha bisogno ma gli altri che si trovino un lavoro".

L'esponente leghista ha anche detto la sua sulla revisione del Pnrr. "È innegabile che ci siano molti progetti che esistono solo sulla carta e che non vedranno la luce entro tempi dignitosi. C'è un impegno del governo di utilizzare i fondi Fsc di sviluppo e coesione per recuperare le iniziative che sono state tagliate. Stiamo parlando di un taglio di 16 miliardi di euro. Siamo tutti preoccupati. Io ho subito un taglio di 775 milioni e spero che venga mantenuta la parola sui fondi Fsc perché altrimenti sono persi". Per poi sottolineare: "Sposo e condivido l'ansia dei sindaci e la preoccupazione".

Infine, Zaia ha concluso parlando dell'Autonomia differenziata. "Se non arrivasse nella tempistica del 2024 vuol dire che abbiamo fallito come obiettivo. Ma non fallisce la Lega, fallisce il governo. Se non ci credi, non li firmi questi obiettivi. La Lega non può considerarlo un "di cui". Sull'autonomia c'è un progetto chiaro, abbiamo firmato un contratto e va rispettato. L'autonomia è nel programma di governo. Non fare l'autonomia significa venire meno a un patto. E quando il patto si rompe non si sa mai da che parte vanno i cocci".

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