Voucher, MDP minaccia crisi di governo: “Rotto il vincolo che ci legava alla maggioranza”
L'ombra dei nuovi voucher rischia di mettere a rischio la tenuta del governo. Mdp, infatti, in polemica con il voto della commissione bilancio della Camera ha abbandonato i lavori annunciando una durissima opposizione e spiegando che su questo tema non voterà la fiducia all'esecutivo. A stretto giro ha replicato il capogruppo del PD Ettore Rosato, secondo cui la maggioranza “non è a rischio” e auspicando “lealtà” da parte di Mdp.
Per conto del Movimento Democratici e Progressisti Arturo Scotto ha attaccato: “La scelta di far passare questo emendamento che introduce i voucher incrina in maniera fortissima e forse definitiva il nostro rapporto con la maggioranza e forse con il governo”. L'ex Sinistra Italiana ha inoltre annunciato che la prossima settimana in aula Mdp non voterà la fiducia al governo. Sui voucher, ha insistito, “c’è stata una discussione influenzata fortemente dai capricci di chi ha deciso di mettere una mina gigantesca sulla legislatura. Abbandoniamo i lavori della commissione e non votiamo il mandato al relatore. Ci batteremo in aula per cambiare il testo: non c’è più il vincolo automatico di maggioranza”.
“Il Pd – spiega il capogruppo di Mdp alla Camera, Francesco Laforgia – ha scelto di consumare l’ennesimo strappo. In barba a milioni di italiani che volevano esprimersi in un referendum, ha prima fatto saltare quel passaggio democratico e poi ha reintrodotto, con una forzatura inaccettabile, i voucher anche per le imprese. Non voteremo la fiducia e il Pd dovrà spiegare a milioni di italiani le ragioni di una scelta irresponsabile sul merito e sul piano del funzionamento democratico delle istituzioni. Dovrà anche spiegare perché ha deciso di sabotare questa legislatura”.
“Mdp – ha risposto il Pd Rosato – è nata dicendo che doveva sostenere in maniera più forte questo governo, poi il 40% delle volte ha votato contro il governo su tutti i temi: dal decreto Errani sul terremoto alla politica estera… Stanno continuando semplicemente a fare quello che volevano fare, destabilizzare questa maggioranza, puntare a fare piccola quota di proporzionale per tornare qui la prossima legislatura”.