Voto di fiducia sul decreto semplificazioni, arriva l’ok della Camera
La Camera dei deputati ha risposto in maniera positiva alla fiducia chiesta dal governo sul decreto semplificazioni: i voti favorevoli sono stati 479, quelli contrari 75; 7, infine, gli astenuti. Il testo che l'esecutivo aveva"blindato" è quello uscito dalle Commissioni Affari costituzionali e Attività produttive. Il via libera definitivo dall'aula di Montecitorio, quello sul provvedimento nel suo complesso, arriverà martedì. Il decreto, poi, sarà pronto per passare al Senato.
Il nodo assunzioni e la furia del Pd- Al voto di fiducia si è arrivati dopo una strenua battaglia tra le varie fazioni politiche a causa della retromarcia dell'esecutivo sull'assunzione di 10mila insegnanti. Martedì era stato lo stesso governo a dare il via libera all'emendamento, disponendo che le assunzioni venissero coperte aumentando le tasse sugli alcolici. Poco dopo, però, il dietrofront, in vista del parere della commissione Bilancio. Alla fine, nel testo uscito fuori dalle commissioni, viene disposto il superamento del blocco degli organici imposto a suo tempo da Tremonti, ma non dei tagli operati dal governo Berlusconi per mano del ministro Mariastella Gelmini. Soddisfatto il Pdl, furioso il Pd. La tensione, poi, è salita alle stelle quando il sottosegretario Polillo ha chiesto il cambiamento di un'altra modifica già apportata dalla commissione, prospettando nel caso contrario un maxi-emendamento del governo con un testo diverso da quello delle commissioni. A quel punto Gianclaudio Bressa ha addirittura paventato il mancato voto di fiducia da parte del Pd. Circostanza poi smentita dal capogruppo alla Camera Dario Franceschini, che ha tuttavia ammesso una certa tensione tra il suo partito e l'esecutivo. Oggi, poi, Andrea Sarubbi su twitter ha scritto: "Saglia (Pdl) chiude la porta alla stabilizzazione dei precari della scuola, perché lo Stato non se la può permettere".
Patroni Griffi: Testo migliorato"- Il Ministro della Funzione pubblica Patroni Griffi ha parlato di un testo migliorato dall'esame di Montecitorio, ma non ha escluso che, durante il passaggio, al Senato, possano essere introdotte altre migliorie. Tra le novità introdotte a Montecitorio c'è l'aumento del numero dei beneficiari della social card, della quale potranno usufruire anche i cittadini comunitari; la possibilità per le università di accedere all'anagrafe degli studenti per appurare la veridicità delle autocertificazioni; la retromarcia sull'assunzione dei presidi vincitori di concorso, ma mai entrati in organico.