“Volevo morì”: il fuorionda di Meloni dopo il discorso alla Convention dei conservatori americani

La premier Meloni, dopo aver terminato il suo intervento in videocollegamento per il Cpac americano, si è lasciata scappare un “volevo morì”, una battuta in romanesco, senza accorgersi che il microfono era ancora acceso.
A cura di Annalisa Cangemi
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La premier Giorgia Meloni si è lasciata sfuggire uno sfogo, dopo il suo discorso alla Convention dei conservatori americani di ieri, durato poco meno di un quarto d’ora. Dopo aver terminato di parlare la premier ha chiesto un parere sul suo intervento, e ha pronunciato un "volevo morì", una battuta in romanesco, senza accorgersi che il suo microfono era rimasto acceso.

La telecamera ha ripreso così il fuorionda. Meloni, che ha confermato la sua partecipazione al Cpac di Washington nonostante le polemiche sul quel saluto di Steve Bannon, che ricordava il saluto fascista e nazista  (anche se poi lo stesso Bannon ha negato di averlo fatto). La presidente del Consiglio ha partecipato alla Convention a Washington in videocollegamento, ed è intervenuta poco prima di Donald Trump.

Da settimane non si sentiva la sua viva voce, e ha anche evitato di prendere posizione apertamente sugli attacchi molto duri di Trump contro Zelensky. Durante il Cpac la premier non ha criticato quello che il presidente americano sta facendo per raggiungere la pace tra Mosca e Kiev, escludendo l'Europa e l'Ucraina, che non sono state chiamate a partecipare al tavolo delle trattative. Meloni però ha fatto capire che è necessario coinvolgere tutti gli attori in campo, per raggiungere una "pace giusta".

Per la premier quello dell'Ucraina è "un popolo orgoglioso, che combatte per la libertà, contro un aggressore brutale. Dobbiamo continuare oggi a lavorare insieme per una pace giusta e duratura. Una pace che può essere costruita solo con il contributo di tutti, ma soprattutto con forti leadership. So che con Donald Trump alla guida degli Stati Uniti, non vedremo mai più il disastro che abbiamo visto in Afghanistan quattro anni fa. Quindi sicurezza delle frontiere, sicurezza energetica, sicurezza economica, sicurezza alimentare, difesa e sicurezza nazionale per una semplice ragione. Se non sei sicuro, non sei libero".

Ieri ha voluto insomma rinsaldare l'asse con Trump, sottolineando che l'Italia "ha un legame profondo e indissolubile con gli Stati Uniti. Legame forgiato dalla storia e da valori condivisi, incarnato anche dai tantissimi americani di origine italiana, che da generazioni contribuiscono alla prosperità dell'America. A loro dico grazie, per essere eccezionali ambasciatori della passione, della creatività e del genio italiani".

"A questa incredibile Nazione, l'Italia, sto dedicando tutta me stessa. Il nostro Governo sta lavorando senza sosta per restituire all'Italia il posto che merita sullo scenario internazionale. Stiamo riformando, modernizzando e reclamando il nostro ruolo di leader globale", ha aggiunto.

"I conservatori sono sempre più influenti nell'agenda politica europea. Ed ecco perché la sinistra è nervosa. Con la vittoria di Donald Trump la loro irritazione è diventata isterismo. Non solo perché sempre più conservatori governano, ma perché quei conservatori ora collaborano a livello globale", ha detto ancora in collegamento con la Cpac a Washington. "La buona notizia è che la gente non crede più alle bugie" della sinistra, ha aggiunto.

"Nonostante tutto il fango che ci gettano addosso ogni giorno, i cittadini continuano a votare per noi, perché semplicemente i cittadini non sono ingenui come li considera la sinistra. Votano per noi perché difendiamo la libertà, amiamo le nostre Nazioni, vogliamo rendere sicuri i confini, preserviamo i lavoratori e i cittadini dall'ambientalismo folle di sinistra, difendiamo la famiglia e la vita, combattiamo contro il wokismo, proteggiamo il nostro sacro diritto alla fede e la libertà di parola. Ci battiamo per il buon senso".

"I nostri avversari si augurano che il Presidente Trump si allontani da noi. Scommetto che il Presidente Trump, che è un leader forte ed efficace, lavorerà per rafforzare la nostra alleanza, lavorando con il mio governo e con l'Europa. E coloro che sperano nelle divisioni saranno smentiti", ha sottolineato "Io credo ancora nell'Occidente. Nell'Occidente non come luogo fisico, ma come civiltà. Civiltà nata dall'incontro tra la filosofia greca, il diritto romano, e i valori cristiani. Civiltà costruita, e difesa, nei secoli con il genio, le energie e i sacrifici di moltissimi. Con la parola Occidente definiamo un modo di concepire il mondo nel quale la persona è al centro, la vita è sacra, gli uomini nascono uguali, e liberi, e quindi la legge è uguale per tutti, la sovranità appartiene al popolo e la libertà viene prima di ogni altra cosa. Questa è la nostra eredità, e non dovremo mai chiedere scusa per questo".

Per Meloni  "dobbiamo dire chiaramente e con forza, a chi attacca l'Occidente da fuori, e a chi cerca di sabotarlo dall'interno con il virus della cancel culture e dell'ideologia woke, che non ci vergogneremo mai di quello che siamo. Noi rivendichiamo la nostra identità, e lavoriamo per rafforzarla, perché senza quella identità profonda non possiamo tornare grandi. La sinistra radicale vuole cancellare la nostra storia, minare la nostra identità, dividerci per nazionalità, genere e ideologia. Ma noi non ci divideremo, perché siamo forti solo se siamo insieme. E se non può esistere Occidente senza America – anzi direi Americhe, pensando ai tanti patrioti che si battono per la libertà in America centrale e in Sud America – allo stesso modo non può esistere Occidente senza Europa".

Nel corso del suo intervento Meloni ha anche parlato delle principali azioni svolte dall'esecutivo: "Il nostro governo è instancabile e stiamo lavorando per ripristinare il posto che spetta all'Italia sulla scena internazionale. L'occupazione è a livelli record, la nostra economia sta crescendo, la nostra politica fiscale è tornata sulla buona strada e nell'ultimo anno il flusso dell'immigrazione clandestina è diminuito del 60%, ma la cosa importante è che stiamo espandendo la libertà in ogni aspetto della vita degli italiani, perché noi conservatori lottiamo per ciò in cui crediamo".

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