Alla fine è arrivato il giorno dell'aumento dell'IVA. Dopo mesi di tira e molla, promesse e speranze non c'è stato nulla da fare: la crisi di Governo ha scaricato sulle tasche degli italiani i calembour di questi giorni. Una volta ancora l'instabilità politica diventa una punizione per la cittadinanza tutta. Non si possono colpire, in questo, modo le tasche degli italiani. Non si può sempre chiedere ai cittadini un ulteriore sforzo mentre – nel corso della crisi più profondo dal dopoguerra ad oggi – la classe dirigente non riesce nemmeno a mettere da parte gli interessi personali per portare questo paese fuori dal pantano.
Un pantano nel quale non stiamo affogando: ci stiamo morendo. Un pantano fatto di interessi e connivenze, di arretratezza. Un pantano dal quale rischiamo di non poter più uscire. E' arrivato il momento di individuare i responsabili di questo disastro. E' arrivato il momento di assegnare le colpe, le responsabilità Un paese di impuniti politici e morali non è un paese maturo. Non si può tollerare quest'impasse. Non si può accettare che i cittadini già colpiti e martoriati dalla crisi paghino – una volta di più – le conseguenze di una classe politica che tutela solo sé stessa.
Non è credibile una classe che si riempie la bocca della parola "responsabilità" e poi è pronta a mandare in malora un paese solo per tutelare il proprio leader.
Che almeno qualcuno si vergogni e faccia un passo indietro.