Vitalizi, Crimi (M5s): “Pd non vuole approvare la legge, voto alla Camera era solo scena”
Dopo la decisione dell’aula del Senato di bocciare la richiesta di dichiarare l’urgenza sulla proposta di legge Richetti per l'abolizione dei vitalizi, il Movimento 5 Stelle attacca il Pd: “Vogliono chiuderla qui, accantonare il provvedimento", denuncia il senatore Vito Crimi intervistato da Fanpage.it. “Non solo non hanno votato l’urgenza, ma hanno anche dichiarato che intendono modificare la legge", attacca Crimi. “L’intenzione di modificarla è in realtà la volontà di chiuderla, accostarla. Perché se ci sarà una modifica si dovrà tornare alla Camera e dovrà ripartire l’iter. Ma siamo agli sgoccioli della legislatura, è inutile che ce lo nascondiamo”. La proposta di legge Richetti sull'abolizione dei vitalizi era stata approvata dalla Camera dei deputati ed è ora passata all'esame del Senato per il via libera definitivo.
Il senatore del M5s spiega che “ottenendo l’urgenza si sarebbero dimezzati i tempi: era un modo per sollecitare la commissione a lavorare velocemente. Cosa che così non avverrà”. Secondo Crimi, l’obiettivo “era riportare alta l’attenzione su questo tema perché non venga insabbiato, cosa che invece ci aspettiamo che avvenga”. La preoccupazione del senatore pentasellato è che la discussione si possa protrarre fino a metà ottobre, quando arriverà “il periodo del bilancio, quindi nessun provvedimento che ha carattere di modifica di equilibri di bilancio potrà essere votato dal 15 ottobre in poi, fino alla fine della sessione di bilancio. Questo provvedimento interviene sui bilanci delle regioni e quindi sulla finanza regionale, quindi non potrà essere affrontato, avremo due mesi di buio, di periodo in cui non potrà essere votato e quindi arriveremo a gennaio. Poi probabilmente si scioglieranno le camere e avranno ottenuto quello che vogliono”.
Da più parti è stato sottolineato che votare l’urgenza avrebbe cambiato poco l’iter della legge sull’abolizione dei vitalizi, in quanto per agosto è comunque prevista la pausa dei lavori di Palazzo Madama. Secondo Crimi, comunque, “se fosse stata votata l’urgenza, già oggi o domani avremmo potuto incardinare in commissione e iniziare la discussione generale. Questo avrebbe voluto dire che il primo giorno in cui rimetteremo piede qui a settembre non sarebbe stato necessario richiedere la calendarizzazione per la settimana successiva, ma si sarebbe continuata la discussione generale”. “A settembre – continua – dal primo giorno utile saremmo già entrati nel merito, invece così ci si arriverà non prima della metà del mese. Il voto di oggi è indicativo anche in termini pratici e sostanziali: stiamo qui tre giorni, potevamo già iniziare”.
I numeri per approvare l’abolizione dei vitalizi ci sono, secondo il senatore M5s: “Da quello che è successo oggi i numeri ci sarebbero: Pd, Si ha dichiarato che voterà questo provvedimento, la Lega lo vota, e poi noi. I numeri ci sono tutti. Sono numeri diversi da quelli della maggioranza perché non ha Ap dietro, è lì che deve fare i conti, è l’ennesima prova che ormai il governo non c’è più, non ha più una maggioranza e va avanti di inerzia”.
“Renzi populista, Pd ha solo fatto scena”
Crimi critica il segretario del Pd Matteo Renzi: “Nel momento in cui il Pd parla di modifiche è la dimostrazione che Renzi ha espresso una posizione solamente con modalità populiste, qui il populista è Renzi che parla, parla, parla e poi nei fatti non porta a compimento le cose che ha detto”. “Il Pd, votando alla Camera questa legge, vuole dare una certa impressione, ma oggi è giusto che tutti sappiano che questo provvedimento finché non passa al Senato non è legge – aggiunge -. Il Pd ha fatto solo scena, come con lo Ius Soli, relazionato in aula prima del ballottaggio per poi rimandarlo a dopo il ballottaggio, cosa neanche avvenuta. Solo una azione scenica”.
“C’è chi i fatti li fa, noi quello che diciamo facciamo, loro parlano parlano parlano, ma poi alla fine, quando si tratta di fare provvedimenti che vanno a ridurre i privilegi della casta, si celano dietro alle parole”, attacca ancora Crimi invitando il segretario del Pd a smetterla “di fare affermazioni demagogiche e populiste”.
Rispondendo alle accuse mosse dal capogruppo del Pd Luigi Zanda che ha parlato della richiesta dell’urgenza come di un bluff, Crimi replica con una risata: “Fa solo sorridere. Se bluff fosse stato non saremmo arrivati a questo punto. L’urgenza è una cosa fattibile, l’hanno fatto loro in passato e per loro non è stato un bluff. Voglio ricordare quello che è successo con la legge elettorale e con lo Ius Soli, quello è stato un bluff. Questo non è un bluff, io ho chiesto l’incardinamento in commissione oggi”.
Il proponente della legge sull’abolizione dei vitalizi, Matteo Richetti, ha accusato il M5s di non aver realizzato una vera proposta per arrivare allo stesso scopo ma di voler comunque intestarsi il merito di una battaglia fatta da altri. Secondo Crimi, “Richetti sbaglia: tutti dimenticano la proposta di legge Lombardi, tutto nasce da quella proposta portata in aula, imposta da noi nella quota di minoranza e che l’aula ha votato per far tornare in commissione. Tornando in commissione si è poi portato avanti la legge Richetti, non la legge Lombardi che prevedeva non solo l’intervento sui vitalizi ma anche su diarie e indennità. Forse qualcuno lo dimentica”.
Il senatore pentastellato garantisce comunque che il suo gruppo voterà la legge Richetti: “Questa c’è, se la legge Richetti va avanti bene, noi abbiamo fatto di tutto per portarla avanti”. Loro “non so cosa si aspettavano, noi avevamo promesso di appoggiarla e così è stato, forse non si aspettavano neanche che l’avremmo votata”. “Noi – conclude Crimi – vogliamo che la legge venga approvata così com’è e che sia immediatamente esecutiva”.