Violenza di genere, i dati del Viminale: nei primi sette mesi dell’anno sono state uccise 71 donne
Sono 71 le donne che sono state uccise nei primi sette mesi dell'anno, di cui la maggior parte in ambito familiare o affettivo: ben 35 sono state ammazzate dal partner o dall'ex, un numero che conferma come la violenza di genere sia un dramma radicato nel nostro Paese. Sono i dati diffusi nell'ultimo dossier del Viminale, pubblicato a Ferragosto sul tema della sicurezza.
I femminicidi sono il 36,4% degli omicidi totali registrati dal 1 gennaio al 31 luglio 2023. Nel complesso è un numero in leggera discesa rispetto all'anno scorso, quando nello stesso periodo le donne uccise erano state 77. Ad ogni modo, quello dei femminicidi non è l'unico fenomeno legato alla violenza di genere che il ministero dell'Interno ha preso in considerazione nel suo dossier. Vengono ad esempio conteggiate anche le denunce per stalking: nei primi sette mesi dell'anno queste sono state 8.607, anche in questo caso un numero leggermente più contenuto rispetto al 2022, quando erano 11.160.
Per quanto riguarda gli omicidi in generale, tra gennaio e luglio questi sono stati 195, esattamente lo stesso numero del 2022. Di questi almeno 14 sono attribuibili alla criminalità organizzata. Vengono anche messi in fila i dati per quanto riguarda gli altri crimini: le rapine sono state 15.486 e i furti 554,975. Il numero totale di persone denunciate è 434.940, di cui 86.543 in stato di arresto.
La violenza di genere e gli altri delitti non sono gli unici temi affrontati dal Viminale nel suo dossier. Viene anche fatto il punto sul fenomeno migratorio, con dati aggiornati rispetto agli arrivi nel nostro Paese, e su tutte le attività del ministero dall'inizio dell'anno. Quindi il contrasto al traffico di stupefacenti, i crimini d'odio, la lotta al terrorismo internazionale e alla criminalità organizzata.