Violenza contro le donne, Roccella: “Ora il femminicidio è reato autonomo”, Nordio: “Svolta epocale”

È terminato il Consiglio dei ministri che ha approvato un ddl che ha introdotto il delitto di femminicidio. Il provvedimento, emanato per la vigilia dell'8 marzo, Giornata internazionale della donna, è stato presentato in una conferenza stampa, a cui non ha partecipato Meloni. Presenti invece i ministri interessati dal provvedimento, Carlo Nordio (Giustizia), Matteo Piantedosi (Interno), Elisabetta Casellati (Riforme istituzionali), Eugenia Roccella (Famiglia), Marina Calderone (Lavoro), Anna Maria Bernini (Università). La premier ha presieduto il Consiglio dei ministri da remoto.
"Noi abbiamo messo al centro fin dall’inizio del nostro mandato la battaglia contro la violenza sulle donne. Abbiamo fatto un primo intervento legislativo, i femminicidi sono diminuiti solo in maniera molto lieve e abbiamo ritenuto fosse il caso di intervenire nuovamente" e "introdotto un reato autonomo di femminicidio", ha detto la ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella, dopo il Consiglio dei ministri. "Il femminicidio in questo modo diventa un reato autonomo e questo conferma la specificità della situazione del femminicidio, cioè la sua differenza rispetto all’omicidio", ha aggiunto.
Per il ministro della Giustizia Nordio si tratta di una svolta "epocale". Il ministro Piantedosi ha parlato invece di "lavoro importante, storico". Il Guardasigilli ha poi illustrato gli aspetti tecnici del pacchetto di norme: "Un risultato che possiamo definire epocale, perché questa volta il femminicidio viene inserito nell'ordinamento penale come fattispecie autonoma. Questa è una grande svolta, perché fino ad oggi si discuteva del fatto di poter configurare questa forma di reato come circostanza aggravante del reato di omicidio. L'aver invece costituito una fattispecie autonoma, da un lato ci esime da una serie di problematiche tecniche che riguardano i bilanciamenti tra circostanze attenuanti, aggravanti ed ad effetto speciale. Ma soprattutto è una forma di attenzione a questa problematica emersa in modo così dolorosa negli ultimi anni", ha detto.
Un'attenzione importante è stata data anche alle vittime e ai loro parenti. "Novità molto importante è l'attenzione riservata alla vittima o ai parenti della vittima quando questa è deceduta – ha proseguito Nordio – Questa attenzione si manifesta in vari momenti, i più importanti dei quali sono innanzitutto l'obbligo da parte del pubblico ministero di ascoltare direttamente la vittima o i suoi parenti senza poter delegare alla Polizia giudiziaria. Una cosa che responsabilizza di più la magistratura verso queste forme di aggressione".
Si introduce anche l'obbligo per il giudice "di sentire la vittima sia quando anche quando si chiede il patteggiamento. Il giudice deve mettere in condizione la vittima di esprimere il suo parere. Non è un parere vincolante, ma impone al giudice una particolare motivazione se dovesse disattenderlo", ha aggiunto il ministro.
Nordio ha sottolineato anche l'aspetto della formazione culturale e professionale dei magistrato, con misure che potrebbero tutelare le donne dal rischio di vittimizzazione secondaria.
Le misure dimostrano "un impegno crescente anche in termini di formazione e di sensibilizzazione del personale operante", ha assicurato il ministro dell'Interno, spiegando che è importante che si siamo norme di contrasto, ma serve anche una formazione specifica di chi poi opera sul campo. Nel 2024, ha sintetizzato il ministro, sono stati 415 gli arresti in flagranza per violenza contro le donne.
"Andare a definire il reato di femminicidio credo sia qualcosa di assolutamente necessario perché si tratta di un reato terribile ed è l'epilogo tragico di situazioni che parlano di violenze reiterate nel corso del tempo", ha sottolineato la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Calderone.
"Abbiamo introdotto già con il decreto 1 maggio una previsione di pagamento dell'Assegno di inclusione per le donne vittime di violenza. E questo vuol dire proteggerle, perché c'è anche un processo di accompagnamento attraverso i servizi sociali. Dal 1 gennaio 2024, abbiamo dato protezione a 3.516 donne che corrispondono ad altrettanti nuclei familiari composti spesso da tanti bambini e ragazzi a cui riconosciamo oltre all'Assegno di inclusione anche l'Assegno unico e il contributo per l'affitto", ha ricordato la ministra del Lavoro.
I numeri delle violenze
"Lo scorso anno ci sono stati 2.746 ammonimenti per stalking o revenge porn, con un aumento del 44% mentre 5.858 sono stati gli ammonimenti adottati per violenze in ambito domestico con incremento del 126% rispetto anno precedente. Sono stati 415 nel 2024 gli arresti in flagranza differita applicati grazie a quelle disposizioni normative adottate con la legge 168 del 2023", ha ricordato il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi in conferenza stampa. "I braccialetti elettronici usati attualmente per questo tipo di reati sono più di 5.700 su un totale i 12mila di impiego che viene fatto per le varie fattispecie. C'è una formazione crescente delle forze di polizia su questo tema. Ad oggi si contano 339 stanze rosa – ovvero i luoghi dedicati all'ascolto delle vittime – di cui 131 presso questure e commissariati e 208 nelle caserme dei carabinieri. È un impegno crescente perché altre ne saranno istituite", ha aggiunto il titolare del Viminale.
Bernini annuncia: "Sportelli assistenziali per le università"
La ministra dell'Università Bernini ha invece annunciato lo stanziamento di 8 milioni e mezzo per gli atenei: "Oltre al ddl approvato dal Cdm, il Miur ha messo in campo una propria iniziativa specifica". Il provvedimento, ha spiegato la ministra, riguarda "uno stanziamento immediato, il decreto viene firmato ora, di 8,5 milioni per il contrasto alla violenza di genere attraverso sportelli di assistenza".
Il messaggio della premier Meloni
"Oggi il Governo compie un altro passo avanti nell'azione di sistema che sta portando avanti fin dal suo insediamento per contrastare la violenza nei confronti delle donne e per tutelare le vittime. Il Consiglio dei ministri ha varato un disegno di legge estremamente significativo, che introduce nel nostro ordinamento il delitto di femminicidio come reato autonomo, sanzionandolo con l'ergastolo, e prevede aggravanti e aumenti di pena per i reati di maltrattamenti personali, stalking, violenza sessuale e revenge porn. Norme che considero molto importanti e che abbiamo fortemente voluto per dare una sferzata nella lotta a questa intollerabile piaga", ha scritto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. "Ringrazio i Ministri che hanno lavorato al provvedimento e che ci hanno permesso di raggiungere, alla vigilia della Festa della Donna, questo importante risultato".