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Vincono le banche, niente più conti correnti gratis per i pensionati

Il Governo ha fatto marcia indietro sulle commissioni per i conti correnti dei pensionati fino a 1500 euro. La norma introdotta con il decreto liberalizzazioni ha trovato la ferma opposizione dell’Abi e ora sarà abolita con un prossimo provvedimento dell’Esecutivo.
A cura di Antonio Palma
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Il Governo ha fatto marcia indietro sulle commissioni per i conti correnti dei pensionati fino a 1500 euro. La norma introdotta con il decreto liberalizzazioni ha trovato la ferma opposizione dell'Abi e ora sarà abolita con un prossimo provvedimento dell'Esecutivo.

La notizia era già circolata nei giorni scorsi, ma ora arriva l'annuncio ufficiale del Governo, la norma che prevedeva l'apertura e la gestione gratis per i conti correnti dei pensionati fino a 1500 euro al mese, appena introdotta  verrà cancellata. Accolte le richieste delle banche che da settimane chiedevano un passo indietro del Governo sulle commissioni bancarie che puntualmente è arrivato.

La norma sarebbe stata un danno per le banche – A dare l'annuncio oggi il sottosegretario all'Economia Gianfranco Polillo che parlando alla Camera ha motivato la scelta dell'Esecutivo affermando che il provvedimento avrebbe creato un danno sostanziale per le banche. Con un successivo provvedimento apposito il Governo abolirà la sua stessa norma introdotta dopo dure polemiche nel decreto liberalizzazioni. L'imposizione del conto corrente gratis per i pensionati era stato disposta dal Governo per prevenire i maggiori costi che indubbiamente sarebbero gravati sui pensionati dopo l'introduzione dell'obbligatorietà dei pagamenti elettronici sopra i mille euro introdotti con il decreto Salva Italia. Il Governo aveva già espresso parere favorevole dopo l'invito di alcune forze politiche a mettere mano al provvedimento dopo le minacciate dimissioni dei vertici dell'Abi. Come aveva chiarito ieri il sottosegretario Vincenti in commissione alla Camera, il parere del governo era contrario ma se le forze politiche parlamentari  ritengono di doverlo modificare l'Esecutivo è disposto a farlo.

I vertici dell'Abi congelano le loro dimissioni – L'Abi intanto ha congelato le dimissioni e ha preso atto delle nuove disposizioni del Governo, il vicepresidente dell'associazione delle banche, Antonio Patuelli ha affermato "sulle commissioni bancarie nel decreto liberalizzazioni si intravedono delle possibili soluzioni". Sul piatto infatti oltre al contro corrente gratis per i pensionati anche le commissioni bancarie su pagamenti elettronici che per il momento restano immutate. Secondo l'Abi dopo le polemiche iniziali è stata accolta la loro richiesta anche perché si è chiarito il potenziale pericolo anche per i conti dello Stato perché "abolire le commissioni bancarie significa incidere anche sul gettito fiscale dello Stato".

La parola finale spetta al Parlamento – Secondo il sottosegretario Polillo più che ragioni tecniche ed economiche a spingere il Governo a cancellare i conti correnti gratis per i pensionati ci sono motivi di metodo, per il Governo, infatti, sarebbe stato più corretto convocare un tavolo con le parti interessate ovvero l'associazione delle banche, invece che legiferare senza consultazioni. In più, sempre secondo il sottosegretario, la norma così come è scritta ha seri problemi di applicabilità, visto che non chiarisce adeguatamente i beneficiari e se l'abolizione delle commissioni sui conti corrente valga anche per i pensionati che per altri redditi oltre alla pensione superino la soglia dei 1500 euro al mese. Ovviamente le scelte del Governo dovranno fare i conti con il Parlamento, come ha sottolineato il sottosegretario Vincenti, e non è detto che poi effettivamente la nuova norma sarà completamente abolita.

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