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Vignetta sulla sorella Arianna e Lollobrigida, Meloni: “Irrispettosa e indegna, solo per colpire il governo”

Bufera per la vignetta pubblicata sul Fatto Quotidiano che ritrae la sorella della premier, Arianna Meloni. La presidente del Consiglio interviene: “Se qualcuno pensa di fermarci così, sbaglia di grosso. Più sono circondata da questa ferocia, più sono convinta di dover fare bene il mio lavoro”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Bufera sulla vignetta pubblicata sul Fatto Quotidiano, realizzata dal fumettista satirico Natangelo, che ritrae Arianna Meloni, sorella della presidente del Consiglio. Il tema è quello della polemica sulla ‘sostituzione etnica' chiamata in causa dal ministro Lollobrigida, marito di Arianna Meloni e cognato della leader di Fdi.

La vignetta è intitolata "Obiettivo incentivare la natalità", e ritrae la sorella della premier a letto con un immigrato nero. Il primo a intervenire, sul disegno è il presidente del Senato Ignazio La Russa. La vignetta pubblicata oggi sulla prima pagina del Fatto quotidiano, per la seconda carica dello Stato, è "spazzatura": "C'è un limite a tutto, anche all'indecenza. Quella pubblicata dal Fatto Quotidiano non è una vignetta divertente, non è satira, è solo spazzatura dalla quale tutti dovrebbero prendere le distanze. Solidarietà sincera ad Arianna e Francesco Lollobrigida", ha scritto La Russa, che anticipa le dichiarazioni indignate dei presidenti dei gruppi parlamentari di Fdi, i quali chiedono una "condanna unanime da parte di tutte le forze politiche, Pd, Cinquestelle e altri, dei benpensanti e del mondo femminista".

Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, pretende le scuse del direttore Marco Travaglio e una presa di posizione netta da sinistra. A metà mattinata sui suoi canali social è intervenuta la stessa premier Giorgia Meloni, per difendere la sorella dagli attacchi e per condannare l'immagine: "Quella ritratta nella vignetta è Arianna. Una persona che non ricopre incarichi pubblici, colpevole su tutto di essere mia sorella. Sbattuta in prima pagina con allusioni indegne, in sprezzo di qualsiasi rispetto verso una donna, una madre, una persona la cui vita viene usata e stracciata solo per attaccare un Governo considerato nemico", ha scritto Meloni chiamando in causa l'opposizione, sottolineando "il silenzio assordante su una cosa del genere, da parte di quelli che dalla mattina alla sera pretendono di farci la morale, dimostra plasticamente la malafede della quale siamo circondati". Quindi ha aggiunto: "Se qualcuno pensa di fermarci così, sbaglia di grosso. Più sono circondata da questa ferocia, più sono convinta di dover fare bene il mio lavoro. Con amore. La cattiveria senza limiti la lasciamo agli autoproclamatisi ‘buoni'".

Il caso approda anche nell'Aula della Camera e suscita la reazione della deputata Fdi Augusta Montaruli: "È vomitevole che l'odio politico si mischi alla misoginia, utilizzando il letto di una donna per una campagna del fango che vuole gettare discreto sulla vita delle persone sono per un attacco politico".

Poco fa ha usato parole molto dure anche il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca: "Ho provato disgusto e sconcerto per la vignetta pubblicata in prima pagina sul Fatto Quotidiano. Il diritto di critica e di satira sono sacrosanti, ma qui si è superato ogni possibile limite usando la vita delle persone e delle famiglie come raccapricciante arma di lotta politica. Arianna Meloni ha le spalle larghe e non ha certo bisogno di essere difesa, ma da cittadino italiano oltre che da uomo delle Istituzioni, sento il dovere di condannare questo orribile e strumentale attacco".

Dalle fila delle opposizioni i primi ad esprimere solidarietà sono gli esponenti dell'area del Terzo Polo, per Azione Carlo Calenda ("la vignetta fa schifo") e per Italia Viva Maria Elena Boschi ("Non condivido una parola di ciò che ha detto Lollobrigida ma questa vignetta del Fatto Quotidiano è disgustosa"), a cui si uniscono vari esponenti del Pd, in primis la responsabile giustizia Debora Serracchiani che considera la vignetta "sessista e offensiva".

Dello stesso parere è la senatrice del Pd, Beatrice Lorenzin: "La vignetta sulla famiglia Lollobrigida è sessista e disgustosa! Piena solidarietà ad Arianna Meloni e alla sua famiglia".

Le fa eco la vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno (Pd): "Esprimo la mia solidarietà alla Premier Giorgia Meloni e a sua sorella Arianna per l'indecente vignetta pubblicata su ‘Il Fatto Quotidiano'. Trovo davvero grave che una donna, che non ricopre incarichi pubblici e che non ha alcuna responsabilità se non quella di chiamarsi Meloni di cognome, venga presa di mira con allusioni sessiste, sprezzanti e irrispettose. Non si può rimanere in silenzio di fronte a queste feroci oscenità".

Poco fa è arrivata anche la solidarietà per le sorelle Meloni da parte del leader di Italia Viva Matteo Renzi, che ancora una volta ha colto l'occasione per attaccare il giornale diretto da Marco Travaglio: "Il Fatto Quotidiano ha come marchio di fabbrica l'aggressione. E oggi aggredisce Arianna Meloni e la sua famiglia, cui va la mia totale solidarietà. L'aggressione mediatica alla persona, alla famiglia, soprattutto alla donna: oggi è la Meloni, ieri eravamo noi, domani saranno altri. Questo è lo stile – si fa per dire – del Fatto Quotidiano", ha scritto Renzi sui social.

"Uno stile che ha contribuito a peggiorare la qualità del dibattito pubblico nel Paese – ha continuato – Non è solo una vignetta ma un clima per cui se fai politica puoi essere mostrificato anche nella tua sfera privata, per cui la cultura del sospetto è il filo conduttore di presunti opinionisti televisivi, per cui si scambia la satira con l'odio sociale e social".

"Negli Stati Uniti la Fox ha accettato ieri di pagare quasi 800 milioni di dollari per risarcire le vittime di una propria campagna diffamatoria. Prima o poi anche in Italia si capirà che la lotta contro le fake news, le diffamazioni, l'odio social è un dovere morale. La difesa dell'onore e alla dignità è un diritto umano irrinunciabile", ha aggiunto.

Il leader del M5s Giuseppe Conte invece dà ragione a Natangelo: "La satira può essere di buono di cattivo gusto, rimane satira", ha detto ai cronisti a Montecitorio che gli chiedevano un commento.

Dalla Lega si fa sentire il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio: "La vignetta del Fatto Quotidiano è sessista, vergognosa e indegna. Esprimo la mia solidarietà ad Arianna Meloni e al ministro Lollobrigida".

Parole di solidarietà per Meloni anche da Laura Ravetto, deputata della Lega e responsabile del dipartimento Pari Opportunità del partito: "Solidarietà ad Arianna Meloni per la vignetta vergognosa e sessista del ‘Fatto Quotidiano'. Una vicenda inaccettabile di cui in passato, purtroppo, sono stata vittima anche io, a opera dello stesso vignettista, che ho provveduto a querelare, pur essendo ancora in attesa della fissazione dell'udienza. vignetta che lede la dignità di una donna e di una madre, solo perché sorella del Presidente del Consiglio. Mi aspetto una dura condanna anche da parte della sinistra, sempre pronta a farsi paladina dei diritti civili e umani. E questo in nome di tutte le donne".

Marco Grimaldi (Verdi Sinistra), pur bollando la vignetta come "sessista", ricorda alla destra che in passato non ha espresso la stessa solidarietà per altri attacchi simili a esponenti della sinistra: "Oggi in molti, da destra, hanno stigmatizzato la vignetta uscita sul Fatto Quotidiano che prende di mira la moglie del ministro Lollobrigida. Avremmo apprezzato che lo stesso rigore fosse applicato all'ancor più indegno utilizzo delle foto private di Liliane Murekatete da parte di diversi giornali e trasmissioni. Non ci sono scuse, quelle non erano nemmeno ascrivibili alla satira. Così come la carta igienica distribuita fuori dalla Camera dei Deputati con i volti di alcuni deputati. O agli attacchi sessisti a Laura Boldrini, Carola Rackete, e l'elenco sarebbe ancora lungo", ha scritto su Facebook il vicecapogruppo dei deputati dell'Alleanza Verdi Sinistra.

"Sinceramente trovo inaccettabile – ha scritto il parlamentare rossoverde – che nell'Aula di Montecitorio la destra abbia cercato di impedirmi di intervenire per replicare con queste parole alla deputata Montaruli. La critica e la satira sono essenziali per la nostra democrazia. L'umiliazione delle donne no. Per questo speriamo che questa ritrovata presa di coscienza porti a degli atteggiamenti più conseguenti. Sempre".

Intanto la componente del sindacato dei giornalisti Fnsi "Pluralismo e Libertà" ha chiesto all'Ordine dei giornalisti di intervenire e prendere provvedimenti rispetto a una vignetta che "lede tutti i principi deontologici e ha come unico obiettivo quello di screditare persone che nulla hanno a che vedere con la vicenda oggetto della satira".

La replica del Fatto Quotidiano

Il quotidiano diretto da Marco Travaglio ha risposto agli attacchi con un tweet sui social: "Questa vignetta di Natangelo ha fatto infuriare Giorgia Meloni e non solo. Ancora una volta la satira viene aggredita dal potere. Vi pare possibile? Il Fatto è per la libertà di espressione e anche per la libertà di ridere in santa pace".

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