Vietati gli animali nel circo: il Parlamento italiano vuole renderli fuori legge
Un circo senza animali. È questo l’impegno per il governo previsto dalla risoluzione approvata dalla commissione Cultura del Senato. La risoluzione votata mercoledì 15 gennaio in commissione ha l’obiettivo di far valutare al governo la possibilità di togliere gli animali dai circhi. A votare a favore sono state le forze di maggioranza, a partire da Movimento 5 Stelle, Pd e Italia Viva. Contrario il centrodestra, in primis la Lega. La risoluzione è stata presentata l’8 gennaio e il testo è la sintesi anche di quanto emerso durante le tante audizioni sul tema svolte in commissione.
Cosa prevede la risoluzione sugli animali nel circo
La risoluzione è stata presentata dalla senatrice del Movimento 5 Stelle Michela Montevecchi. Un testo che parte da un paio di premesse: da una parte si sostiene che la sensibilità degli italiani sul tema è cambiata e si è arrivati alla “protesta dei cittadini e alla disaffezione del pubblico” rispetto all’uso degli animali nel circo; dall’altra vengono condannate le “coercizioni fisiche e psichiche” a cui sono sottoposti gli animali.
La risoluzione impegna il governo “a valutare, nell’ambito di un processo di revisione dei criteri di assegnazione dei contributi del Fondo unico dello spettacolo, tenendo conto del decreto ministeriale e della legge n. 175 del 2017, e nelle more dell'approvazione di provvedimenti normativi che prevedano il superamento dell'utilizzo degli animali nelle attività circensi, l'opportunità di disincentivare i circhi che utilizzano animali e che non si impegnino a non acquisirne di nuovi, garantendo un adeguato monitoraggio di tali processi di dismissione”.
Animali nel circo, chi è a favore e chi è contro
L’approvazione della risoluzione in commissione Cultura al Senato vede da una parte il giudizio positivo della Lega anti-vivisezione (Lav) e dall’altra la contrarietà dell’Ente nazionale circhi. Lav parla di un “bel successo” e di un “nuovo importante passo verso verso l’inclusione dell’Italia nel team di Paesi che nel nome dell’etica e della civiltà hanno già detto no agli spettacoli circensi con animali”. Lav si rivolge quindi alla maggioranza: “Si approvi subito il disegno di legge di riforma del settore dello spettacolo dal vivo”. L’Ente nazionale circhi, invece, si esprime attraverso il suo magazine circo.it, nel quale viene riportato un comunicato dei senatori leghisti Claudio Barbaro, Simona Pergreffi, Mario Pittoni e Giorgio Maria Bergesio, secondo cui l’approvazione della risoluzione “non risponde a nessun presupposto scientifico e si piega ad un animalismo parolaio e poco informato. Si sceglie una pericolosa strada che rischia di affossare un settore che rappresenta un reale patrimonio storico, artistico, educativo e culturale di autentica e radicata tradizione”.