Certamente uno dei momenti più attesi dell'intera terza puntata di "Vieni via con me" era rappresentato dalla "replica" del Ministro dell'Interno Roberto Maroni alle dichiarazioni di Roberto Saviano sui rapporti fra la Lega Nord e la criminalità organizzata. Ebbene il titolare del Viminale, presentatosi per leggere l'elenco dei successi del governo nella lotta alla mafia, ma di fatto poco fedele al format della fortunata trasmissione con una serie di repliche dirette allo scrittore di Gomorra, è sembrato molto motivato ed orgoglioso dei risultati ottenuti (del resto sottolineati anche da Fabio Fazio). Ovviamente non è mancata una piccola coda (pseudo) polemica, con Maroni che ha sottolineato "il coinvolgimento e l'arresto di esponenti di altri partiti politici ma non della Lega. Mi chiedo allora perché citare proprio e solo la Lega" e con la risposta del conduttore che si è limitato a stemperare con un lapalissiano " al nord c'è la Lega e la ‘ndrangheta cerca probabilmente di…".
Non c'è stata ovviamente l'ulteriore replica di Roberto Saviano, il quale però nel suo monologo iniziale non ha lesinato critiche alla classe politica settentrionale, in relazione all'emergenza rifiuti campana. Nella sua breve ricostruzione della "storia della disumanità", infatti, lo scrittore si è soffermato sul pregiudizio del ragionare come fanno alcuni politici del Nord che dicono "non vogliamo la vostra spazzatura", "sono problemi di Napoli", "siete voi che non sapete fare", un'impostazione che non tiene conto del fatto che "le tonnellate di rifiuti che arrivano dal Nord rendono unite le parti di questo paese, la spazzatura per strada non c’è solo per incapacità politica, ma perchè camion pieni di rifiuti tossici scendono da nord a sud", con il chiaro riferimento ad uno dei punti cardine delle sue inchieste, ovvero il legame fra le grandi aziende del Nord e la criminalità organizzata in funzione dello smaltimento illegale dei rifiuti.
Un tema scottante che si lega alla considerazione sulla situazione attuale di Napoli e Provincia, con il riesplodere dell'emergenza (termine che ormai si utilizza con sempre maggior fatica) e l'ennesima serie di proclami, di annunci che rendono ancora più amara un'altra considerazione di Saviano:
"l'emergenza rifiuti ha generato 8 miliardi di euro in dieci anni, 750 milioni di euro all'anno per questa emergenza: una massa su cui la politica ha speculato, ha creato clientele e non si è risolto nulla. A guadagnare è stata un'unica grande azienda, una delle più grandi d'Europa, la camorra".
