Video su tratta di migranti, Salvini: “Meno scafisti, meno business, meno sbarchi”
Il filmato dell’Agenzia Frontex ha permesso di capire con quali modalità operano i trafficanti di esseri umani nel mar Mediterraneo. Immagini che fanno capire come vengano utilizzati più mezzi per permettere ai migranti di sbarcare sulle coste italiane. In particolare, un video che è stato registrato giovedì permette di vedere come un peschereccio si affianchi a un piccolo barchino per poi trasbordare – sulla piccolissima imbarcazione – 81 migranti. L’operazione è stata ripresa da Frontex, permettendo così alle forze dell’ordine di intervenire per soccorrere i migranti e per arrestare le sette persone che si trovavano a bordo del peschereccio e che dopo l’operazione stavano tentando di tornare verso le coste africane. Qualche ora dopo la diffusione del video arriva anche il commento del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, sui suoi canali social.
Salvini scrive su Facebook: “SEQUESTRATO in acque internazionali un peschereccio che trasportava 81 clandestini, trasbordati su un barchino in mare aperto, e pronto a tornare in Africa”. Il ministro dell’Interno ricorda come la polizia di Stato abbia filmato (attraverso, appunto, i mezzi dell’Agenzia Frontex, non citati però dal vicepresidente del Consiglio) “i vari passaggi e sono subito scattate le procedure per bloccare l’imbarcazione”.
Salvini parla anche delle persone che si trovavano a bordo dell’imbarcazione da cui è partito il trasbordo degli 81 migranti: “Le sette persone a bordo (sei egiziani e un tunisino) sono state ARRESTATE – scrive ancora il leader della Lega -. Bene così”. Il post di Salvini si chiude con una serie di slogan, tra cui alcuni molto spesso utilizzati dallo stesso ministro dell’Interno sul tema dell’immigrazione: “Meno scafisti, meno business, meno partenze, meno sbarchi, porti chiusi”. Nel pomeriggio sulla vicenda era arrivato il commento del Viminale che ha definito quanto emerso come un “precedente molto significativo e che getta nuove luci sul traffico di essere umani e sulle modalità di arrivo in Italia”.