Video Lobby nera, Ciocca (Lega): “Pronta denuncia, inesistenti miei rapporti con Jonghi Lavarini”
L'europarlamentare della Lega Angelo Ciocca, uno dei personaggi che compaiono nella seconda puntata dell'inchiesta ‘Lobby nera', come aveva anticipato ieri sera in collegamento con la trasmissione di Piazzapulita a La7, è intenzionato a denunciare il Barone nero, Roberto Jonghi Lavarini.
L'ipotesi portata avanti da Ciocca è che Lavarini, che è stato anche candidato da Fratelli d'Italia alle politiche del 2018, abbia fatto il suo nome nel tentativo di ricevere un finanziamento in nero per la campagna elettorale dal finto imprenditore, Salvatore Garzillo, in realtà giornalista sotto copertura di Fanpage.it: "Ho dato oggi mandato ai miei legali di predisporre una denuncia nei confronti di Jonghi Lavarini in caso abbia commesso un reato utilizzando il mio nome", ha detto all'Ansa. l'europarlamentare. "Ho anche dato mandato di predisporre denuncia nei confronti di chi abbia diffuso o diffonda false notizie su presunti comportamenti irregolari a me attribuiti danneggiando la mia immagine e la Lega", ha aggiunto.
Ciocca, si è difeso, affermando che i suoi "rapporti con Roberto Jonghi Lavarini sono inesistenti". A riprova di quanto detto ha prodotto un messaggio WhatsApp risalente a fine 2020, che gli era stato inviato da Jonghi Lavarini".
"Non ci hai dato alcuna risposta concreta, alcun ruolo operativo e nessuno spazio politico: solo chiacchiere e sorrisi – vi è scritto -. E poi sei scomparso senza farti più sentire: ce ne ricorderemo al momento opportuno. Per ora possiamo solo mandarti a fare in c…! Roberto Jonghi Lavarini con Nordestra e Sinergie".
"Il messaggio verrà inserito nella denuncia e dimostra i nostri non rapporti", ha concluso l'europarlamentare leghista.
Intanto la Procura di Milano – che già sta indagando per finanziamento illecito ai partiti e riciclaggio sul Barone nero e sul capodelgazione di Fdi al Parlamento Ue Carlo Fidanza – ha disposto l'acquisizione, attraverso la Guardia di Finanza, dell'intero girato con cui è stata realizzata la seconda puntata dell'inchiesta Lobby nera, che ruota attorno ai contatti tra il gruppo Lealtà Azione ed esponenti della Lega, allo scopo di infiltrare pezzi dell'ultradestra nei partiti istituzionali. La procura approfondirà anche la vicenda della valigia utilizzata per presunti finanziamenti illeciti, consegnata dopo un colloquio tra il cronista infiltrato e Jonghi Lavarini, che però conteneva non soldi ma libri sull'Olocausto e la Costituzione italiana. Jonghi Lavarini, parlando col cronista, fa anche dei nomi di persone a cui dovrebbero andare i soldi, ma Fanpage li ha omissati.
Mentre va avanti il lavoro dei pm Basilone e Polizzi con l'ascolto di testimoni, sono in corso anche verifiche su profili di apologia del fascismo. Nel secondo video, andato in onda ieri anche su la7, compaiono oltre all'eurodeputato Angelo Ciocca, l'ex eurodeputato leghista Mario Borghezio, il consigliere lombardo del Carroccio Max Bastoni, l'europarlamentare Angelo Ciocca e la neoconsigliera comunale milanese, sempre della Lega, Silvia Sardone, oltre a Stefano Pavesi, consigliere di zona a Milano e del movimento Lealtà Azione. Alla fine del filmato si vede la consegna, avvenuta il 30 settembre scorso, prima delle elezioni amministrative, di un trolley ad una donna, mentre Jonghi Lavarini osserva la scena da lontano.