Video della protesta degli studenti al Senato. Scontri anche a Londra
Il lancio di uova degli studenti assiepati intorno al Senato e la conseguente creazione di un cordone di protezione da parte della polizia hanno attivato il prevedibile meccanismo di accuse e reazioni tra governo ed opposizione. Se Bersani era presente sul tetto della facoltà di Architettura della Sapienza, più tardi – dopo gli scontri – ha affermato che "Se spetterà a me, fra un anno questa legge la cambio!". L'impressione – ddl Gelmi a parte – è quella di una campagna pre-elettorale particolarmente in linea con lo stato di salute del governo, chiaramente in crisi.
Per quanto riguarda proprio quest'ultimo, il ministro Gelmini si difende dalle accuse degli studenti affermando che quelli "che contestano le riforme del governo rischiano di difendere i baroni, i privilegi e lo status quo". Il presidente del Senato, Renato Schifani, ha invece catalogato la vicenda quale "vile aggressione", mentre gli studenti invitano a considerare la componente maggioritaria della manifestazione e a prendere atto che l'assalto al Senato è stato realizzato da un "gruppo isolato". Per ora la Digos fa sapere che dopo gli scontri davanti al Senato che vi sono 27 studenti denunciati e due arresti.
Ma l'evento, che riportiamo anche con i video posti in apertura e chiusura del presente articolo, acquista un significato particolare se rapportato agli eventi di Londra, dove gli studenti si sono raccolti nella piazza del parlamento e hanno protestato – arrivando allo scontro con le forze dell'ordine – contro l'aumento delle rette universitarie. Il capoluogo inglese, dunque, ha vissuto un pomeriggio non molto differente rispetto a quello italiano, anche se cambiano dinamiche e contingenze.
A questo punto si pone un interrogativo, critico ed essenziale per tutto l'estabilshment del Vecchio Continente: cosa accade in Europa, se i popoli latini scendono in strada contemporaneamente con quelli nordici?