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Via libera al decreto legislativo sulle energie rinnovabili

Sul decreto legislativo sulle energie rinnovabili c’è il via libera da parte del governo.Dopo il primo giugno 2011 verrà redatto un decreto che riguarderà anche i nuovi parametri per gli incentivi al fotovoltaico e agli altri tipi di energie rinnovabili.
A cura di Alfonso Biondi
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Energie rinnovabili

Via libera da parte del governo al decreto legislativo sulle energie rinnovabili. Un provvedimento successivo, però, dovrà rimodulare le soglie e gli incentivi a scalare. Pare infatti che il testo formulato dal Consiglio dei Ministri confermi la redazione (in data successiva al 1° giugno 2011) di un decreto che preveda nuovi parametri per gli incentivi ed una revisione delle quote delle varie fonti rinnovabili per giungere agli obiettivi fissati dall'Unione Europea riguardanti la produzione di energia pulita. Il decreto verrà emanato di concerto tra ministero dell'Ambiente e dello Sviluppo economico.

Ma come stanno le cose sulle energie rinnovabili? L'Europa, in pratica, ci chiede di arrivare entro il 2020 a soddisfare almeno il 17%  del nostro fabbisogno energetico con le energie rinnovabili. Obiettivo realizzabile? Chissà. Di difficoltà ce ne sono e come. L'Italia si è posta come obiettivo quello di arrivare a installare 8.000 megawatt di fotovoltaico entro il 2020 (oltre a 2mila megawatt da centrali eoliche, circa 5mila megawatt da biomasse e altri contributi di altre tecnologie) e, per questo motivo, negli anni addietro il settore ha beneficiato di generosissimi incentivi previsti dal Conto Energia, il programma europeo di incentivazione in conto esercizio della produzione di elettricità da fonte solare mediante impianti fotovoltaici permanentemente connessi alla rete elettrica.

Incentivi forse un po' troppo generosi, come scrive sull'Inkiesta.it Stefano Casertano, Docente di economia e politica presso l'Università di Potsdam. Come afferma Casertano, "garantire incentivi troppo alti non ha fatto bene a nessuno" e non ha contribuito a creare in Italia un'industria del fotovoltaico, considerando anche il fatto che il nostro Paese importa il 98% dei pannelli. I finanziamenti al fotovoltaico però hanno ingolosito molto gli operatori e hanno scatenato una vera e propria corsa al settore: il banchetto era lauto e da mangiare ce n'era per tutti, anche per coloro che non sanno far bene il loro lavoro e che, così facendo, hanno causato e causano problemi al mercato.

Nel testo proposto da Paolo Romani, il Ministro dello Sviluppo economico, gli incentivi cesseranno quando l'Italia arriverà a gli 8.000 megawatt di fotovoltaico. Il mercato del settore, però, rimane un mercato molto incerto anche per gli addetti ai lavori, un mercato  in cui le poche leggi che ci sono non risultano essere completamente coerenti tra loro.

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