Via libera a commissione d’inchiesta Covid, bagarre in Aula. Speranza: “Da FdI intervento squadrista”
È arrivato il via libera definitivo alla commissione parlamentare d'inchiesta sulla gestione del Covid-19. Con 132 voti a favore (anche quelli di Italia viva), 86 contrari e un astenuto, la Camera ha concluso un iter travagliato, passato già la scorsa estate da Montecitorio e poi al Senato a novembre con l'ultima votazione. La commissione sarà composta da quindici deputati e quindici senatori, e indagherà sull'operato del governo Conte bis, lasciando fuori invece le azioni intraprese dalle Regioni.
In Aula la tensione è stata altissima, soprattutto quando l'ultima dichiarazione di voto – quella di Fratelli d'Italia, pronunciata dalla deputata Alice Buonguerreri – ha scatenato le proteste delle opposizioni. Buonguerrieri ha detto che la commissione d'inchiesta era richiesta da "milioni di italiani che hanno subito lockdown, green pass, restrizioni, soluzioni senza supporto scientifico", e anche quelli che "ancora oggi soffrono per le reazioni avverse": un riferimento ai vaccini, che però la deputata non ha citato.
C'è stato un attacco personale a Giuseppe Conte e Roberto Speranza. In un passaggio particolarmente controverso, Buonguerrieri ha detto: "Fratelli d'Italia ha trascinato in tribunale Conte e Speranza per ottenere trasparenza e verità. Ed è solo grazie alle sentenze con cui sono stati condannati che noi abbiamo ottenuto che quegli atti e quei documenti…".
Alla parola "condannati", le proteste dai banchi dell'opposizione sono diventate tali da coprire l'intervento. Il presidente di turno, Fabio Rampelli (FdI), ha sospeso la seduta. Dopo la pausa, Buonguerrieri ha chiarito che parlava di "due sentenze del Tar con i quali sono stati condannati a dare i documenti che Fratelli d'Italia aveva chiesto".
Subito dopo la votazione, hanno preso la parola Giuseppe Conte e Roberto Speranza. Il primo ha definito le parole di Buonguerrieri "accuse infamanti", spiegando: "Dire in quest'Aula che siamo stati condannati significa oscurare gli accertamenti che i tribunali di Roma e Brescia hanno fatto sul nostro conto. Solo a seguito della sospensione della seduta, è venuto fuori che la ‘condanna' era di un tribunale amministrativo regionale, ed era una ‘condanna' ad acquisire documenti. Posso dire solo una cosa: vergogna".
Speranza ha poi aggiunto: "Se qualche italiano ancora aveva dubbi sul senso di questa commissione, credo che l'intervento [di Buonguerrieri, ndr] li abbia chiariti. Non ho mai ascoltato un rappresentante di un gruppo di maggioranza fare un intervento intero contro chi c'era prima. Una cosa che ricorda le epoche peggiori della storia di questo Paese. Quello è un intervento squadrista, squadrista, inaccettabile". E ancora: "È stato accostato il mio cognome alla parola condanna. Siamo stati in tribunale, ma c'è stata un'archiviazione con formula piena".
"Gli insulti scomposti, il nervosismo, le parole infuocate di 5 Stelle, Pd, Conte, Speranza e sinistri vari sono la conferma di quanto sia necessario andare fino in fondo alla ricerca della verità", ha commentato il deputato di FdI Giovanni Donzelli. Ma dal Pd è arrivata una condanna dura anche dopo la seduta: "Alla Camera FdI ha superato il limite, con un discorso ingiurioso e violento della relatrice e una gestione di parte dell’aula da parte di Rampelli", hanno dichiarato fonti interne.