Vertice Nato a Washington: chi partecipa, programma e temi sul tavolo dal 9 all’11 luglio 2024
Inizia oggi, martedì 9 luglio, il vertice della Nato a Washington, dove i leader dell'Alleanza Atlantica sono riuniti per il 75esimo anniversario della nascita dell'organizzazione. Il summit proseguirà fino al prossimo 11 luglio: tanti i temi sul tavolo, dalla guerra in Ucraina al passaggio di consegne al nuovo segretario generale Mark Rutte, che prende il posto di Jens Stoltenberg. Presente, per l'Italia, anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
"Settantacinque anni fa, 12 Paesi firmavano il Trattato del Nord Atlantico a Washington per assicurarsi una difesa collettiva in un mondo imprevedibile. Quest'anno, 32 Alleati della Nato si incontreranno nuovamente a Washington per prendere decisioni chiave su come continuare a proteggere un miliardo di cittadini, mentre il mondo affronta il contesto di sicurezza più pericoloso dalla Guerra Fredda", si legge sul sito della Nato.
Tutti i capi di Stato e di governo, insieme ai loro partner strategici, presenzieranno al vertice. In agenda ci sono "le sfide che deve affrontare l'Alleanza" e "l'ulteriore rafforzamento della difesa e della deterrenza della Nato". Il segretario uscente, Jens Stoltenberg, ha assicurato che al summit di Washington gli alleati "dimostreranno l'unità e la forza nella Nato, ancora una volta in sostegno dell'Ucraina e per tenere al sicuro tutti i nostri popoli e i nostri valori".
I principali temi all'ordine del giorno, elencati sulla pagina dedicata al vertice, sono:
- Difesa e deterrenza
- Assistenza all'Ucraina
- Partnership
Per quanto riguarda il primo punto, la Nato sottolinea che "dall'annessione illegale della Crimea da parte della Russia nel 2014, la Nato ha adottato il più importante rafforzamento delle difese collettive dell'Alleanza in una generazione, migliorando le sue capacità di difendere tutti gli Alleati via terra, mare, aria, dal punto di vista della cybersicurezza e nello spazio". Sull'Ucraina si ribadisce come gli Alleati stiano garantendo al Paese un livello di supporto senza precedenti, "aiutando il Paese a sostenere il suo diritto all'autodifesa, come stabilito nella Carta delle Nazioni Unite".
E ancora: "Il contributo degli Alleati aiuta gli ucraini a difendere il loro Paese dalla brutale invasione della Russia. Tutti gli Alleati concordano sul fatto che l'Ucraina diventerà un membro della Nato, che le porte della Nato resteranno aperte e che spetta all'Ucraina e gli Alleati della Nato decidere su chi diventa membro dell'Alleanza".
Infine i partenariati: nell'agenda si legge che "la Nato è più forte e più sicura quando sta insieme a partner che la pensano allo stesso modo quando si tratta di difendere l'ordine internazionale basato sul diritto". Per poi concludere: "Per questa ragione l'Alleanza vuole alzare il livello di cooperazione con la sua rete di partner, sia in Europa che nella regione dell'Indo-Pacifico, così come con altre organizzazioni internazionali, in particolare con l'Unione europea".