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Verso l’accordo sulla sospensione dei brevetti ai vaccini anti Covid alla WTO: cosa è successo

I Paesi in emergenza sanitaria potrebbero presto essere in grado di produrre autonomamente i vaccini senza l’autorizzazione dei titolari dei brevetti per un periodo di alcuni anni: questa l’intesa raggiunta da Usa, Ue, India e Sudafrica al Wto. Ma la strada è ancora lunga.
A cura di Annalisa Girardi
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Si va verso un accordo sulla sospensione dei brevetti ai vaccini anti Covid. I Paesi in emergenza sanitaria potrebbero presto essere in grado di produrre autonomamente i vaccini senza l'autorizzazione dei titolari dei brevetti per un periodo di alcuni anni. Dopo mesi e mesi di discussione in seno all'Organizzazione mondiale del commercio, si starebbe raggiungendo un'intesa sulla proposta avanzata da un centinaio di Paesi, tra cui India e Sudafrica, per una liberalizzazione almeno parziale dei brevetti in modo da aumentare la produzione mondiale di vaccini e spingere la campagna vaccinale in quelle zone dove il tasso di popolazione immunizzata rimane basso e dove il virus può quindi correre indisturbato.

Chiaramente la fase che stiamo attraversando adesso è molto diversa da quella in cui è stata formulata per la prima volta la proposta: ma una sospensione temporanea dei brevetti sarebbe comunque fondamentale per permettere ai Paesi in via di sviluppo di accelerare sulla campagna di immunizzazione. Dopo un anno e mezzo di discussioni anche l'Unione europea, finora assolutamente ostile a qualsiasi deroga, sarebbe d'accordo.

Nulla comunque è ancora deciso: l'accordo deve essere infatti approvato all'unanimità da tutti i 164 membri dell'Organizzazione mondiale del commercio, per cui basterà anche un solo voto contrario per farlo saltare. Per il momento però, dopo così tanti mesi di stallo, è un primo passo. "I Paesi più poveri e quelli in via di sviluppo sono drammaticamente indietro nelle campagne di vaccinazione e vanno aiutati a produrre i vaccini in modo indipendente e senza pagare laute commissioni a Big Pharma. Il pre-accordo del WTO raggiunto da UE, USA, India e Sud Africa, e al quale è già arrivato il via libera del governo italiano, va confermato nella riunione ministeriale di Giugno. Nessun Paese si metta di traverso, noi vigileremo che non ci siano cedimenti alle lobby perché si tratta di una questione di salute pubblica", ha commentato Tiziana Beghin, capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo che da mesi si batte per le liberalizzazione dei brevetti.

Le case farmaceutiche invece, da parte loro, si sono opposte alla deroga affermando che la liberalizzazione dei brevetti potrebbe mettere a rischio la capacità di reagire a emergenze future. Il direttore generale della Federazione internazionale dei produttori e delle associazioni farmaceutiche, Thomas Cueni, ha detto anche che il problema in questo momento non sarebbe tanto nella produzione, ma nella fornitura e nella distribuzione dei vaccini. Covax, il programma dell'Organizzazione mondiale della sanità che si occupa di portare i vaccini nelle aree più povere del mondo in cui manca l'accesso, finora ha faticato a raggiungere gli obiettivi prestabiliti e in alcune zone del globo la percentuale di popolazione vaccinata non arriva all'1%.

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