Verso la zona gialla, le Regioni che potrebbero cambiare colore da domenica 13 dicembre
A giorni, come preannunciato nelle scorse settimane dal governo, potrebbe cambiare il colore di alcune Regioni, passando a una fascia di rischio più moderata. Con i nuovi dati del monitoraggio Iss delle Regioni, domani, venerdì 11 dicembre, potrebbero esserci aggiornamenti nella suddivisione delle Regioni in zone gialle, arancioni e rosse, schema che è stato confermato anche nell'ultimo dpcm del 3 dicembre.
Si va dunque verso una zona gialla generalizzata, quindi con minori restrizioni. Anche se le misure varate per le festività natalizie prevedono qualche limitazione in più negli spostamenti, soprattutto nei giorni ‘rossi', Natale Santo Stefano e Capodanno, quando sarà vietato muoversi tra Comuni. Dal 21 al 6 poi c'è il divieto di spostamento tra Regioni, anche se gialle.
Quando sarà diffuso il nuovo report Iss, le ordinanze del ministero della Salute, che stabilisce il passaggio di fascia delle Regioni, dovrebbero essere firmate sempre nella giornata di domani, per poi entrare in vigore da domenica 13 dicembre. Si aspettano un cambiamento di colore la Lombardia, il Piemonte, l'Abruzzo, la Campania e la Toscana, Regioni che hanno fatto registrare un calo della curva epidemiologica.
Abruzzo
Per quanto riguarda la Regione Abruzzo, unica Regione ancora rossa fino a tre giorni fa, il governo ieri, tramite l'Avvocatura distrettuale dello Stato, ha depositato il ricorso contro l'ordinanza del governatore Marco Marsilio (FdI) presso il Tar dell'Aquila. Il Presidente della Regione aveva varato un provvedimento con cui a partire dal 7 dicembre scorso veniva reintrodotta la zona arancione e cancellata la zona rossa. L'udienza del Tar si terrà domani nel primo pomeriggio per via telematica: il presidente del Tar, Umberto Realfonzo, ha quindi deciso di non tener conto della iniziale richiesta di prendere una decisione ‘inaudita altera parte', ossia senza ascoltare la Regione.
"Posto che il 27 novembre la cabina di regia ha accertato per la prima volta la riduzione dello scenario epidemico condizione poi confermata dal monitoraggio del 4 dicembre, il periodo di 14 giorni era destinato a perfezionarsi non prima dell'11 dicembre", scrive il governo, chiedendo l'annullamento dell'ordinanza. Il rilievo è contenuto nel ricorso, con il quale si contesta l'"eccesso di potere per difetto di istruttoria, carenza dei presupposti in fatto illogicità e violazione del principio di leale collaborazione".
Nella diffida inviata alla Regione dal ministro degli Affari regionali Francesco Boccia, lo scorso 6 dicembre, data in cui il governatore abruzzese ha firmato la ordinanza, si parlava di ritorno della Regione in zona arancione non prima del 9 dicembre. L'udienza di domani coincide con la riunione della cabina di regia nazionale chiamata ad esaminare i dati epidemiologici della Regione e certificare se ci sono ancora le condizioni per una ‘promozione' da rossa ad arancione. Nella giornata di ieri l'Abruzzo, con 9 decessi registrati, supera la soglia delle mille vittime. Sono infatti 1.003, nel complesso, le persone decedute con il Covid-19 dall'inizio della pandemia.
Lombardia
Per quanto riguarda le altre Regioni si prevede per la Lombardia un ‘declassamento' in zona gialla. Lo ha anticipato ieri il presidente della Regione Attilio Fontana: "Da domenica la Lombardia sarà ufficialmente zona gialla. Questa mattina il ministro Speranza mi ha informato che, come per le volte precedenti, venerdì firmerà l'ordinanza, sabato sarà pubblicata e domenica entrerà in vigore. Il trend dei numeri in Lombardia si conferma in diminuzione sia per quanto riguarda la circolazione del virus, sia per i ricoveri nei reparti ordinari che intensivi. Un risultato raggiunto grazie ai comportamenti virtuosi di tutti i lombardi, che ancora una volta ringrazio. Esorto tutti a continuare su questa strada di responsabilità quotidiana che consente di tenere sotto controllo il virus", ha detto Fontana.
Da domenica dunque nella Regione sarà di nuovo possibile andare a pranzo al ristorante, o prendere un caffè al bar consumando al tavolo. Inoltre saranno di nuovo permessi gli spostamenti Tra Comuni all'interno della Regione, e ci si potrà spostare liberamente verso altre Regioni gialle, fino al 21 dicembre. Resta il blocco della circolazione notturna, se non per motivi di lavoro, salute o necessità, dalle 22 alle 5. Solo nella notte di San Silvestro il coprifuoco sarà fino alle 7.
Campania
Anche la Campania spera in un cambio di fascia. Il calo dei contagi nella Regione, che è stata spostata dalla zona rossa alla zona arancione dopo la diffusione del monitoraggio dello scorso 4 dicembre, lascia pensare che per le feste natalizie la Regione sarà colorata di giallo. È speranzoso anche il sindaco di Napoli Luigi De Magistris: "Ho l’impressione che l’intenzione sia di andare verso la fine di questa settimana nella direzione di una zona gialla nel Paese. Questa mi sembra la tendenza che naturalmente deve essere confermata da dati di questa settimana". Con un Rt sceso a 0,74, la Campania ha fatto registrare ieri anche un boom di guariti, ben 2.869 i guariti. Resta invece all'8,57% (il giorno precedente era dell'8,7), il tasso di incidenza positivi-test in Campania. Sono stati 1.361, di cui 167 sintomatici, i nuovi contagi secondo l'ultima rilevazione, su 15.872 tamponi. Continua poi il calo della pressione sugli ospedali: i posti letto di terapia intensiva occupati sono 138 su 656, quelli di degenza Covid 1.852 su una disponibilità di 3.160 tra strutture pubbliche e private.
Piemonte
Il Piemonte è l'altra Regione in lizza per passare in fascia gialla. L'ultimo report del ministero della Salute mostra una situazione in miglioramento, con l'indice Rt è sceso a 0,7, lo stesso valore della seconda settimana di settembre. Secondo l'ultimo bollettino è sceso di 12 unità il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid, complessivamente ora 312. In discesa, -22, anche il dato negli altri reparti, in totale 4102. Non scende però il numero delle vittime, 67. Il bollettino dell'Unità di crisi della Regione riporta, inoltre, +906 positivi a fronte dell'esito di 10579 tamponi (rapporto all'8,6%, asintomatici al 43,1%). Questo significa che per il secondo giorno consecutivo i nuovi casi di positivi si sono mantenuti sotto quota 1000: due giorni fa erano infatti 952. Gli ‘attualmente positivi' in Piemonte sono 63483. "Abbiamo già presentato il piano per la fase 1 per vaccinare tutto il personale sanitario e tutti gli ospiti delle Rsa e delle Ra, cioè delle residenze per anziani del Piemonte. Questa consegna è prevista per l'ultima settimana di gennaio", ha detto ieri il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, intervenendo su RaiNews. "Siamo già determinati – ha aggiunto Cirio – sulla fase due, quella che amplia il raggio agli altri soggetti e per la quale entra in campo ancora più direttamente la competenza regionale'.
Toscana
I nuovi casi di positivi al Covid registrati ieri in Toscana sono stati 505 su 9.878 tamponi molecolari e 451 test rapidi effettuati. Rispetto al giorno precedente è salito il numero dei nuovi positivi (erano 428) ma anche quello dei tamponi (erano 8.110). Prosegue inoltre il trend al ribasso dei decessi tra pazienti di coronavirus, con 24 i morti nell'ultima giornata misurata dagli esperti della Regione, circa la metà in meno degli ultimi tempi. Per questo il presidente della Regione Giani è fiducioso sul passaggio della Regione, che dallo scorso 3 dicembre è in zona arancione, in zona gialla: "Sarà il Comitato tecnico scientifico a decidere quando la Toscana scenderà in zona gialla: ma visto che in Toscana anche l'Rt è sceso sotto 1, noi abbiamo le condizioni per esserlo in qualsiasi momento. Non forzerò le cose, ma mi rimetto alle valutazioni degli scienziati perché questo è quello che devo fare".