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Covid 19

Il governo vuole aprire le discoteche entro i primi 10 giorni di luglio

Il governo si prepara a dare il via libera anche alla riapertura delle discoteche: “Questa settimana indicheremo una data in cui le discoteche potranno tornare a fare le loro attività, perché questo settore è ad oggi, rimasto l’unico senza avere una prospettiva e credo sia dovere della politica dare una risposta anche a questo settore. Entro i primi dieci giorni di luglio le discoteche potranno aprire”, ha detto il sottosegretario alla Salute Costa.
A cura di Annalisa Cangemi
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Le discoteche potrebbero riaprire entro i primi giorni di luglio. Lo ha appena annunciato il sottosegretario alla Salute Costa, dopo un colloquio con il ministro della Salute Roberto Speranza. Ad oggi il governo non ha ancora stabilito una data ufficiale per la ripartenza dei locali, e attende un parere del Cts. Alcune discoteche hanno già riaperto, ma solo quelle che possono offrire un servizio di ristorazione: ballare è ancora vietato ovunque. Dopo lo stop all'obbligo di mascherina all'aperto il governo si avvia dunque a dare il disco verde anche all'ultimo settore fino ad ora rimasto escluso dal calendario delle riaperture.

"Ho appena avuto un colloquio su questo con il ministro Speranza. Questa settimana indicheremo una data in cui le discoteche potranno tornare a fare le loro attività, perché questo settore è ad oggi, rimasto l'unico senza avere una prospettiva e credo sia dovere della politica dare una risposta anche a questo settore. Entro i primi dieci giorni di luglio le discoteche potranno aprire e penso che il criterio del green pass possa esser applicato anche alle discoteche". Il sottosegretario alla Salute Costa, ospite del programma ‘Non Stop News' su Rtl 102.5, ha ribadito quindi che per poter partecipare alle serate bisognerà essere vaccinati, dimostrare di essere guariti dal Covid, oppure effettuare un tampone nelle 48 ore precedenti. Per il momento non è chiaro però chi avrà il compito di controllare nella pratica il green pass all'ingresso. Inoltre resta il nodo del contact tracing: nei locali molto affollati risulterà complicato il tracciamento dei contatti, nel caso venga un individuato un positivo.

Il governo quindi ha ceduto alle pressioni degli addetti del settore e dei governatori delle Regioni, che sottolineano l'urgenza di far ripartire quest'attività, anche per poter attrarre i turisti. Lo ha detto anche il presidente di Regione Liguria e leader di Coraggio Italia Giovanni Toti, intervistato ad Agora' su Rai 3: "È chiaro e sappiamo tutti quali sono gli estremi se stiamo tutti chiusi in casa da soli il virus è a zero, se stiamo tutti assembrati il virus ha più possibilità di diffondersi. Detto questo i numeri dell'Italia dicono, leggendoli quotidianamente, che un certo prudente ottimismo lo possiamo avere, che la ripartenza del settore turistico è strategica, che l'estate non è una stagione normale ma di particolare importanza".

"Io vedo situazioni all'aperto non molto difformi da quelle he potremmo vedere grandi locali all'aperto del nostro territorio. Se stiamo assembrati fermi fuori dal locale non cambia nulla. Non facciamone una questione ideologica perché a volte c'è una punta di snobismo ideologico".

Le discoteche sono un "pezzo importante della nostra economia, se i numeri sono questi e siamo in zona bianca credo che respiro vada dato anche lì", ha detto.

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