Veneto, si vota referendum per l’indipendenza: “Noi come la Crimea”
Il Veneto come la Crimea con tanto di referendum per sancire la separazione dal resto d'Italia. È l’iniziativa provocatoria "Plebiscito per l’Indipendenza del Veneto" promossa dal comitato venetista "Plebiscito.eu"e che ha preso il via domenica 16 marzo. Si potrà votare al referendum per l'indipendenza del Veneto fino al prossimo 21 marzo quando ci sarà lo spoglio dei voti in piazza dei Signori a Treviso e l’eventuale dichiarazione di indipendenza e sovranità. La domanda a cui rispondere con un Sì o con un No on line o via telefono è molto semplice: "Vuoi che il Veneto diventi una Repubblica Federale sovrana e indipendente?". Un referendum riservato ai residenti in Veneto e che ovviamente ha un risultato quasi scontato visto che è gestito da chi aderisce alle rivendicazioni di indipendenza della Regione e vedrà la partecipazione quasi esclusivamente di chi ha aderito all'iniziativa.
Zaia: "Ben venga il Plebiscito" – Secondo il comitato promotore del referendum per la separazione del Veneto, nella prima giornata di consultazioni la partecipazione è stata abbastanza numerosa. "Alle 18.30 hanno votato poco più di 430mila veneti, oltre l’11,5% degli aventi diritto al voto" hanno spiegato infatti dal comitato. In particolare le province con più affluenza sono state Vicenza con oltre 121.700 voti, Treviso con più di 118.300 voti, e Padova con 105.300 voti. "Ben venga il Plebiscito, è la terza o quarta volta che si tenta di farlo e solo la Lega ha raccolto nei gazebo 100mila firme, ma il sospetto è che la gente voglia l’indipendenza perché, strangolata dalla crisi chiede tassazioni più basse" ha commentato il governatore leghista Luca Zaia, aggiungendo: "Bisogna fare delle riflessioni, mi piacerebbe che pensassero all’indipendenza come movimento culturale, tipo Catalogna o Scozia".