Vendola al Pd: coalizione di centrosinistra con Di Pietro, no all’Udc
Dopo l'ultimatum di qualche mese fa al leader del Pd, Di Pietro e Vendola di nuovo insieme per porre le loro condizioni in vista di una coalizione di centrosinistra per le elezioni politiche. Nel corso di una conferenza stampa alla Camera dei deputati i due leader di Idv e Sel hanno voluto mettere in chiaro subito i presupposti di una loro partecipazione alle primarie. Se non ci sarà prima di tutto un programma ben definito e una coalizione già stabilita prima delle consultazioni, Di Pietro e Vendola non sono disponibili a prendere parte alle primarie, è questo in sostanza l'avviso lanciato al Pd, alle prese con le tensioni interne tra le diverse anime. "Se non si ha un programma e una colazione queste non sono primarie di coalizione, è il congresso del Pd" ha detto Vendola.
Insomma un ennesimo appello al Pd a sedersi al tavolo delle trattative per il programma, questa volta con un avvertimento chiaro a non sbilanciarsi troppo verso i moderati e il liberismo, ma ad aprirsi di più alla società civile. Un appello a riprendere il centrosinistra che, come ha detto Vendola, è diffuso in Italia "è una coalizione territoriale, c'è dappertutto ma non a livello nazionale". Per questo in campo con i due leader anche quattro sindaci del centrosinistra, Doria, De Magistris, Pisapia e Orlando che appoggeranno le prossime mosse di Idv e Sel a favore di una coalizione nazionale.
Il leit motiv, dunque, è rimettere in campo il centrosinistra contro la deriva neoliberista che si sta imponendo in campo economico e sociale. Ribadito il no a qualsiasi alleanza secondaria o virtuale con il Pd, così come di una coalizione sbilanciata a favore dei centristi dell'Udc. "Non impediremo il dibattito e il compromesso con l'Udc" dicono Di Pietro e Vendola, ma no alla resa incondizionata al liberismo. Quello che hanno chiesto i due è di trovare una bussola e un orizzonte comune all'interno del quale il gruppo di centrosinistra si possa rispecchia in toto lanciando almeno tre temi fondamentali, solidarietà, legalità e sviluppo, attorno al quale instaurare il nuovo tavolo di confronto.