Vaticano contro ddl Zan, Draghi: “Risponderò in Parlamento”. Von der Leyen: “Ue protegge dignità”
Draghi non risponde e rinvia la sua posizione a domani, quando interverrà in Parlamento. Von der Leyen, invece, non si esprime nel merito della legge Zan, ma dice chiaramente come l’Ue protegga “la diversità e la dignità di ogni singolo essere umano”, ma anche “la libertà di espressione”. Il presidente del Consiglio e la presidente della Commissione europea rispondono in conferenza stampa, in occasione della consegna della valutazione Ue sul Recovery italiano, a una domanda sull'intervento del Vaticano in merito al ddl Zan contro l’omotransfobia. La Chiesa è intervenuta durante l’iter di approvazione di una legge, in discussione al Senato, esercitando le facoltà previste nei Patti Lateranensi. Draghi rinvia, quindi, il suo giudizio, mentre il parere di von der Leyen è ben più netto, seppure non indirizzato nello specifico alla proposta di legge in questione.
Von der Leyen: Ue protegge dignità e libertà espressione
La presidente della Commissione europea ricorda come non sia suo compito né dell’esecutivo quello di commentare un progetto di legge che non è ancora stato approvato: “Non facciamo commenti”, spiega. Ma precisa anche come in generale l’Europa segua una linea ben precisa su queste tematiche: “Mi preme sottolineare che i trattati europei sono decisamente chiari, all’articolo 2 proteggono la diversità, la dignità di ogni singolo essere umano e proteggono la libertà di espressione. Questo è un compito quotidiano per noi dell’Ue”, afferma la presidente della Commissione rispondendo alla domanda di un giornalista sul tema, dopo l’intervento del Vaticano.
Ddl Zan, Draghi: risponderò domani in Parlamento, tema importante
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, rinvia invece ogni risposta più dettagliata. “Domani io sono in Parlamento e risponderò in maniera ben più struttura di quanto possa fare oggi”, afferma sostenendo che certamente durante la discussione – prevista in vista del Consiglio europeo dei prossimi giorni – verrà sollevato il tema del ddl contro l’omotransfobia, su cui si è espresso il Vaticano e la cui approvazione è ferma al Senato, dove il testo non è ancora approdato in Aula. Draghi ci tiene però a sottolineare come quella sul ddl Zan sia “una domanda importante” e proprio per questo, lascia intendere, è giusto a suo parere rispondere in una sede ufficiale come quella parlamentare.