Varato il dl “fare”: Equitalia più flessibile e impignorabilità della prima casa
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il pacchetto del “fare”. Il premier Letta ha commentato soddisfatto che questo dl è “dedicato agli italiani che hanno voglia di fare, di cambiare questo paese”. Durante la conferenza stampa il presidente del Consiglio ha dichiarato che “Sono molti gli interventi nel dl ‘fare'. Sono molti provvedimenti che servono a dare la possibilità agli italiani che vogliono fare poter compiere quegli interventi necessari per rilanciare l'economia del Paese".
Tra le novità che il dl propone è il ruolo di Equitalia. Alfano ha introdotto i cambiamenti dicendo che "E' una rivoluzione perché rimette al centro il cittadino", anche se Letta ha sottolineato che "Equitalia e il rapporto tra fisco e cittadini. Confermiamo una lotta senza quartiere all'evasione fiscale senza pero' un atteggiamento punitivo" e si punta ad "un fisco amico soprattutto nei confronti di chi ha difficolta". Equitalia diventerà quindi più morbida. Innanzi tutto si prevede più flessibilità da parte di Equitalia nei confronti dei debitori. I debitori che si troveranno in difficoltà potranno trovare un accordo per rateizzare i debiti tributari dalle attuali 72 rate a 120; inoltre ci sarà un aumento fino a 8, dalle 2 attuali, del numero di rate dopo le quali decade il beneficio della rateizzazione. Le rate possono anche non essere consecutive. Un’importante novità è l’impignorabilità della prima casa per debiti tributari inferiori a 120 mila euro. Si prevede anche uno sconto sulle bollette dell’energia elettrica per 500 milioni di euro.
Il dl ha toccato anche la questione di internet. Infatti il ministro Zanonato ha esposto la parte del provvedimento varato oggi che riguarda la liberalizzazione “completa di Internet”. Si prevede quindi che per utilizzare la rete wifi non sarà più necessaria “l’identificazione personale degli utilizzatori”. Inoltre c'è stato il rinnovo del tax credit, cioè delle misure di agevolazioni fiscali per il cinema, si parla di circa 80 milioni di euro l'anno, per gli anni 2014 e 2015.
Per quanto riguarda la questione della giustizia, il Ministro Cancellieri ha introdotto le innovazioni in materia dicendo: "abbiamo pensato di dare vita a una terapia d'urto". Quello che prevedono di fare, continua il Ministro, è di smaltire 1 milione e 200 mila pratiche che nel tempo si sono accumulate nei tribunali italiani.