video suggerito
video suggerito

Vannacci non sta fondando un partito: “Non c’entro con comitato ‘Il Mondo al contrario’, resto nella Lega”

Il generale Vannacci ha smentito le ricostruzioni circolate negli ultimi giorni, e ha chiarito che non ha intenzione di fondare un suo partito: “Io estraneo al comitato ‘il Mondo al contrario’, il mio posto ora è nella Lega”.
A cura di Annalisa Cangemi
58 CONDIVISIONI
Immagine

Il caso era stato sollevato qualche giorno fa, con alcuni retroscena. Ma il generale Roberto Vannacci, ora europarlamentare eletto con la Lega, ha chiarito non fonderà un suo partito e ha smentito tutto.

Pochi giorni fa, il comitato ‘Il Mondo al contrario', che si ispira alle idee contenute nel libro del generale che la scorsa estate ha suscitato accese polemiche, ha comunicato che "si appresta a divenire una realtà culturale ed anche politica". Il passaggio da associazione a movimento politico dovrebbe essere effettivo dal 2025. La notizia è apparsa nel blog dell'associazione culturale fondata circa un anno fa per "dare un seguito ai contenuti dei dodici capitoli del libro scritto dal generale Roberto Vannacci".

Nel post dal titolo "17 Agosto Pucciarelli's day", dal nome del cronista di Repubblica Matteo Pucciarelli che per primo sollevò il caso del libro di Vannacci "il Mondo al contrario", poi diventato un best seller, si invitano "tutti i soci, gli iscritti e i simpatizzanti ad un ‘brindisi nazionale' in onore del Pucciarelli's day, appunto il 17 agosto 2024, giorno in cui ha avuto inizio il tutto. Alzeremo tutti i calici al cielo augurando al nostro generale, dopo tutti gli scontati successi giudiziari, anche altrettanti traguardi politici".

Cliccando poi su "tesseramento" dalla stessa pagina è possibile aderire e iscriversi al comitato. "Nulla sarebbe stato così – si legge sul blog – senza quel tempestivo, per noi provvidenziale, pezzo giornalistico del cronista politico Matteo Pucciarelli. Grazie a quell'innesco, infatti, istituzioni politiche e vertici militari si sono attivati all'unisono ponendo in essere provvedimenti urgenti ed eclatanti che hanno finito per incrementare ulteriormente la popolarità del generale. L'interesse di oltre mezzo milione di italiani (563 mila!) verso il personaggio protagonista di quell'articolo, ha avuto il suo culmine, ma possiamo anche dire si è concretizzato, con la elezione a parlamentare europeo".

Dallo staff di Vannacci però avevano già spiegato a Fanpage.it che ‘il Mondo al contrario' è un movimento culturale, e "Non c'è nessuna intenzione da parte del generale di fondare un partito politico", ribadendo che l'europarlamentare rimane estraneo all'iniziativa. L'associazione, fondata da un ex commilitone di Vannacci, il tenente colonnello Fabio Filomeni, a cui il generale ha concesso l'uso del titolo del libro, non ha nulla a che vedere con i progetti del generale, che resta invece saldamente ancorato alla Lega. Lo staff dell'europarlamentare della Lega ha sottolineato che quella "resta un'associazione culturale per diffondere le idee del generale. Il tesseramento non è iniziato oggi ma da tempo, da quando è attivo il comitato", ma Vannacci "non ha preso la tessera".

Ieri Vannacci ha confermato le parole del suo staff: "Certa stampa non ha altro da fare e, così come il 17 agosto di un anno fa cercò di infangare la reputazione di un alto ufficiale pubblicando un articolo altamente denigratorio nei miei confronti, oggi tenta di mettere zizzania fra me, la Lega e il ministro Salvini", ha detto il generale, in una intervista a Il Tempo. "La sinistra continua a blaterare. Ma il mio posto ora è nella Lega". Nessuno stupore da parte del generale, che anzi ha spiegato che nel caso in cui l'associazione culturale si trasformasse in politica, allora il comitato ‘il Mondo al contrario' potrebbe anche federarsi con la Lega.

"La sinistra ci prova, scrivono, parlano, cianciano, blaterano". E sul suo ruolo di europarlamentare: "Non sarà facile ma lotterò con tutte le mie forze affinché la follia ambientalista venga fermata e si possa tornare a crescere sia economicamente che socialmente. Gli elettori devono però svegliarsi e capire, soprattutto quelli che hanno votato a sinistra e per tutti quei partiti che sostengono la Commissione von der Leyen, che le prossime decine di migliaia di euro che ogni italiano sarà costretto a pagare per comprare le macchine elettriche, per le pompe di calore, per l'isolamento delle case e per pagare più care le merci a causa dei regolamenti ITC sui trasporti marittimi, sono il frutto della loro scelta all'interno delle urne".

Il generale quindi, almeno fino ad ora, non sembra aver ceduto alle lusinghe di Forza Nuova, e in particolare di Roberto Fiore, che gli ha proposto di candidarsi in Liguria: "Le elezioni regionali in Liguria possono rappresentare la definitiva rottura con un passato di consociativismo e corruzione che ha impoverito e ferito la dignità del popolo ligure. Propongo allo spezzino Vannacci di rompere gli indugi, lasciare la partitocrazia ed iniziare la battaglia per salvare la Liguria e l'Italia dal disastro economico e morale", si legge in una nota del segretario nazionale di Forza Nuova, Roberto Fiore. "Il movimento Forza Nuova, presente in tutte le quattro province liguri, è pronto ad iniziare la raccolta firme per presentarsi alle prossime elezioni regionali in Liguria, non appena sarà fissata la data ufficiale".

La posizione del generale è stata ribadita ieri anche dal segretario della Lega Matteo Salvini: "Non sta fondando nessun partito", ha detto il vicepremier leghista al caffè della Versiliana. "Dopodomani sera – ha annunciato ieri – Vannacci sarà a una festa della Lega in provincia di Bergamo, il 6 ottobre sarà sul palco di Pontida e con la sua identità e le sue idee penso possa essere parte di una squadra che ha l'ambizione di cambiare in meglio l'Italia e l'Europa. Leggere alcuni giornali è surreale".

"Io ringrazio Repubblica perché se non ci fossero stati Repubblica e Corriere non avrei conosciuto Vannacci, una bellissima persona. Sono contento rappresenti gli italiani a Bruxelles. Fino all'anno scorso Vannacci era un valoroso generale che aveva scritto un libro autoprodotto e senza l'aiuto di Repubblica e Corsera e La7 sarebbe stato diffuso tra i suoi amici. Hanno scritto che è un delinquente, omofobo, razzista, fascista: se uno è così brutto e cattivo per Repubblica io ho avuto voglia di conoscerlo. È una persona positiva, leale, onesta anche se non condivido al 100% le sue idee".

58 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views