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Vannacci, la moglie Camelia Mihailescu difende il generale: “Condivido sue idee, non è razzista”

“Condivido le idee di mio marito e lo sostengo”. Camelia Mihailescu, di origine romena, è la moglie di Roberto Vannacci e dice di vedere anche lei “il mondo al contrario” come il generale, che difende: “Chi lo accusa di razzismo si sbaglia”.
A cura di Giulia Casula
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"Assolutamente, condivido le idee di mio marito e lo sostengo". Non c'è alcun segno di esitazione nelle parole di Camelia Mihailescu. La moglie di Roberto Vannacci supporta pienamente il generale, con cui è sposata da più di vent'anni.

All'evento organizzato a Marina di Grosseto per celebrare l'evoluzione de "Il mondo al contrario"  da associazione a movimento politico ci sono anche i coniugi Vannacci. Raggiunta dai microfoni del Corriere della Sera, Camelia Mihailescu ha raccontato come ha conosciuto il marito.

La donna, di origini romene, ha lavorato per diverso tempo nella casa editrice dell'accademia militare di Bucarest. È lì che ha incontrato il generale, che durante la sua carriera ha studiato per un certo periodo in Romania. Ad averla colpita è stata soprattutto "la modestia" di Vannacci. "Ho saputo tre anni dopo averlo spostato che aveva fatto un dottorato, non me l'ha mai detto", ha raccontato.

I due sono sposati da 23 anni. A tenerli uniti è anche "la mancanza di gelosia", ha detto. La coppia vive in Italia con le loro figlie, che "fanno sport da quando avevano tre anni, adesso fanno triatlon a livello agonistico". Ma la consorte non esclude di trasferirsi a Bruxelles, ora che impegnato è impegnato con i lavori dell'Europarlamento. "Probabilmente andremo anche a Bruxelles per il bene delle bambine perché così almeno lo vedono ogni giorno", ha dichiarato.

Alle domande sul marito, Camelia Mihailescu ha risposto senza tentennare. "Certo che è carino, altrimenti non l'avrei sposato", ha commentato ironica. "C'è qualcosa che non conosciamo di Vannacci?", è la domanda del giornalista. "Questo dovete scoprirlo voi, non io, perché ognuno lo percepisce a modo proprio", ha replicato.

La donna ha detto di condividere le idee dell'eurodeputato leghista e di vedere anche lei "il mondo al contrario", più qui che in Romania. "In Italia si sono persi dei valori", ha proseguito per poi difendere il marito. Chi accusa il generale di razzismo per le sue controverse e criticate dichiarazioni "si sbaglia, evidentemente non lo conosce", ha detto.

Ad ogni modo, la moglie del generale dice di amare l'Italia. "È stupendo. Mi piace la sua cultura soprattutto perché a me la politica interessa meno, ma la cultura italiana è eccezionale", ha dichiarato. Appassionata di arte, ha raccontato di esser andata di recente a vedere un'opera al Teatro Verdi di Montecatini terme e una mostra al Palazzo blu dedicata al movimento artistico giapponese Hokusai. In generale, è un'assidua frequentatrice dei musei, soprattutto di quelli più vicini a Viareggio, città in cui abita la famiglia, ma apprezza anche la moda e il cibo del nostro Paese.

Commentando il calendario di vignette dedicato al marito in occasione dell'evento, ha detto di essere sicura che piacerà anche al generale perché "ha un senso dell'umorismo molto sviluppato".

Mihailescu ha anche detto di non essersi sentita attaccata per la polemica legata alle sue origini e alle esternazioni del marito sull'italianità. "Poi se attaccata mi so difendere molto bene", ha detto.

Infine, sul movimento ispirato al generale, ha commentato: "Se lui è contento sono contenta anche io". Il movimento Il mondo al contrario "non lo ha creato lui, ma altre persone, basandosi sul libro che ha scritto mio marito e sulle sue idee. Mi sembra una cosa bella, speriamo che sia anche produttiva per questo paese e non solo", ha concluso.

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