video suggerito
video suggerito
Olimpiadi Parigi 2024

Vannacci insiste: “Egonu? I suoi tratti non rappresentano l’italianità, è un’evidenza non un insulto”

Vannacci insiste con le offese a Paola Egonu, campionessa olimpica dell’Italvolley femminile: “I suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità classica. Non mi pare ci sia nulla di male in questo: è un’evidenza”.
A cura di Annalisa Cangemi
3.778 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

L'europarlamentare della Lega Roberto Vannacci non cambia opinione sulla campionessa della pallavolo femminile Paola Egonu, che ha appena portato a casa la medaglia d'oro conquistata alle Olimpiadi di Parigi 2024.

Dopo la coda di polemiche che si è allungata per tutta la giornata di ieri, ben oltre la cerimonia di chiusura dei Giochi olimpici, il generale Vannacci non arretra e ribadisce il concetto già espresso nella giornata di domenica, nel suo messaggio di complimenti alla squadra dell'Italvolley femminile: "La mia posizione non è cambiata nel corso di quest’anno. Ho sempre detto che la Egonu è una grandissima campionessa, ma non ho mai detto che non è italiana o che non possa rappresentare l’Italia in maglia azzurra", ha detto a Libero.

Il punto per Vannacci è che "i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità classica. Non mi pare ci sia nulla di male in questo: è un’evidenza. Qualcuno può sostenere il contrario? Nessun insulto per me Egonu è italiana, sono contento che abbia vinto con le altre ragazze. È una grande campionessa e alla prima occasione le chiederò anche un autografo", ha ripetuto il generale nell'intervista al quotidiano. Una posizione per cui Vannacci è stato attaccato anche da Forza Italia e da Noi Moderati.

Insomma il generale, che è stato già querelato dalla giocatrice di pallavolo (il giudice ha poi archiviato tutto), continua a sostenere di non aver mai voluto pronunciare una frase razzista, cosa che tra l'altro aveva già fatto nel suo libro il Mondo al contrario. ma di essersi limitato a sottolineare il colore della pelle di Egonu, segnalando che è diverso da quello della maggioranza degli italiani. Una chiara discriminazione ai danni della campionessa olimpica.

Un altro passaggio dell'intervista a Libero è dedicato al caso della pugile marocchina Imane Khelif, medaglia d’oro nella boxe, e ha detto: "Non si vuole difendere o denigrare nessuno ma la base dello sport è quello di competere ad armi pari e la poca trasparenza non ha aiutato a chiarire questo aspetto", aggiungendo che il Cio è un "organismo fortemente politicizzato, che ha sposato l'assurdità secondo la quale non conta la realtà, ma come mi percepisco…".

Una critica del generale è rivolta anche al caso della cerimonia di apertura dei Giochi, dove una performance è stata letta come una parodia blasfema dell'Ultima Cena di Gesù con gli apostoli. "I Giochi sono partiti male già dalla cerimonia di apertura che tutto ha rappresentato tranne che i valori dello sport: lealtà, onore, competizione, patriottismo, impegno, determinazione. Quali di questi valori si percepivano da quello spettacolo offensivo? Nessuno. Io ho visto solo mancanza di rispetto verso la cristianità".

3.778 CONDIVISIONI
709 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views