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“Vannacci è stato rimosso per le denunce sull’uranio impoverito”: la teoria di Marco Rizzo

Il leader di estrema sinistra si schiera al fianco del generale destituito: “Ha denunciato le omissioni nella tutela della salute dei militari italiani – dice Rizzo – Chissà se la rimozione è scattata per questo”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il generale Vannacci non sarebbe stato rimosso per il suo libro, molto discusso, contenente ragionamenti omofobi, ma per tutt'altro motivo. Dopo giorni di polemica, con il centrodestra spaccato sulla decisione del ministro Crosetto, un'altra voce fuori dal coro e in difesa del generale è quella di Marco Rizzo. Secondo il leader di Democrazia sovrana e popolare, infatti, Vannacci avrebbe pagato il conto di alcuni esposti presentati in passato.

"Non ero a conoscenza che il generale Vannacci avesse presentato ben due esposti alle Procura militare e alla Procura ordinaria di Roma nelle quali denunciava gravi e ripetute omissioni nella tutela della salute del contingente italiano – dice Rizzo in una nota – la questione dell'uranio impoverito ha mietuto tante morti". Un'opinione differente da quelle espresse finora, che teorizza un complotto ai danni del generale, colpevole di aver tirato fuori un argomento scottante. Non solo il libro, insomma.

Poi Rizzo attacca: "Eppure il generale diventa un personaggio pubblico non per queste denunce ma per le sue opinioni personali scritte nel libro ‘Il mondo al contrario'. E viene prontamente rimosso". E infine rilancia: "Chissà se la rimozione sia davvero scattata per le sue opinioni personali o per altro? … Meditate".

Dall'estrema sinistra di Rizzo all'estrema destra di Gianni Alemanno, la difesa del generale è la stessa. Ma non solo: nella destra italiana sono in diversi a scendere in campo in sostegno di Vannacci. Matteo Salvini è arrivato a paragonare il generale destituito a Che Guevara e Giordano Bruno. Nel frattempo Vannacci è stato messo sotto inchiesta per verificare se ha violato le regole dell'esercito. Il generale sarà quindi sottoposto a un’indagine per controllare se ha violato il Testo unico dell’ordinamento militare.

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