Valentina Paris (Pd): “I militanti del M5S meriterebbero chiarezza”
"Nell'angolo" di Fanpage intervista Valentina Paris, candidata Pd alla Camera, in Campania, alle prossime elezioni. La giovane militante democratica, 31 anni, è soddisfatta dell'esito delle primarie: "Abbiamo provato a trovare soluziuoni alternative al Porcellum", afferma. Anche sul rinnovamento generazionale tentato dai democratici si ritiene soddisfatta: "Il partito – risponde – ha cercato il rinnovamento senza simboli o simbolismi". E' per questo che "ho scelto di sostenere Bersani e non Renzi, perché non credo nella rottamazione. Sono sempre stata riformista, non ho mai creduto nelle rivoluzioni di un uomo solo al comando".
Il rapporto dei democrat con Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle è piuttosto controverso: da un lato Paris stigmatizza quello che per lei è un "leader demagogico", dall'altro, coerentemente con l'apertura a Bersani alla base del movimento, è sicura che "i militanti avrebbero bisogno di percorsi di chiarezza".
Il primo provvedimento che Paris afferma di voler proporre riguarda il perfezionamento della legge anticorruzione. Ma sullo scandalo Montepaschi, di fronte al quale il partito si è mosso piuttosto in ritardo, e che rischia di minare pesantemente il consenso intorno al Pd, risponde citando la caduta del sindaco di Siena come esempio delle contromisure adottate dal partito. Ma è sul lavoro che la giovane candidata, anche lei lavoratrice precaria, è molto determinata: "C'è stata una incapacità dei governi di immaginare un supporto alla flessibilità. A mio avviso sarebbero necessari più ammortizzatori sociali".