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Valditara ripropone di alzare gli stipendi ai docenti che lavorano dove il costo della vita è più alto

Il ministro dell’Istruzione Valditara non abbandona l’idea di differenziare gli stipendi degli insegnanti, aumentando quelli di coloro che lavorano al Nord: “Dobbiamo anche prevedere incentivi dove si lavori in aree disagiate, in scuole di frontiera, o dove il costo della vita sia molto più alto”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, nonostante le polemiche delle opposizioni, è tornato a chiedere aumenti di stipendi per i docenti che lavorano in aree del Paese dove il costo della vita è più alto. In quest'occasione ha parlato di "incentivi" per gli insegnanti, in modo da valorizzare e motivare questa figura professionale, e contrastare anche il fenomeno della carenza di personale docente. Il ministro dell'Istruzione e del Merito ne ha parlato al Consiglio dei ministri dei Paesi Ue su Istruzione, gioventù, cultura e sport a Bruxelles.

"È fondamentale – ha detto – semplificare il lavoro dei docenti, è fondamentale trovare misure contro il burnout, perché la professione del docente è stressante. Dobbiamo puntare su scuole belle, su luoghi gradevoli dove si possa insegnare e studiare piacevolmente. Dobbiamo anche prevedere incentivi dove si lavori in aree disagiate, in scuole di frontiera, o dove il costo della vita sia molto più alto". Chi si oppone a questa proposta però fa notare che differenziare gli stipendi degli insegnanti può solo peggiorare le diseguaglianze tra Nord e Sud che già ci sono nel mondo della scuola: la ricetta giusta dovrebbe essere aumentare gli stipendi di tutti, a prescindere dalla loro sede di lavoro.
Dove possono essere reperite le risorse? Valditara ha proposto di escludere gli investimenti in istruzione e ricerca dal Patto di Stabilità.

"Laddove il prossimo anno dovessero ritornare i vincoli di Maastricht dobbiamo togliere gli investimenti in istruzione e ricerca dal Patto di Stabilità", ha detto da Bruxelles. "Propongo anche di organizzare una conferenza fra ministri delle Finanze e ministri dell'Istruzione per porre anche a livello europeo la centralità del tema del finanziamento alla scuola", ha aggiunto.

"Per attrarre i docenti, per motivarli, credo che sia fondamentale il tema economico. Dobbiamo proseguire il percorso che abbiamo iniziato in Italia e che ho sentito da alcuni colleghi essere comune ad altri Paesi per aumentare gli stipendi rendendo socialmente competitiva la figura del docente. Dobbiamo valorizzare socialmente la figura del docente, sottolineando la centralità dell'autorevolezza e della dignità della figura del docente", ha evidenziato ancora Valditara.

Cottarelli (Pd) dà ragione a Valditara

L'economista e senatore Carlo Cottarelli (Pd) è d'accordo con l'idea di differenziare gli stipendi degli insegnanti, aumentando gli stipendi dei professori al Nord, Lo ha dichiarato lunedì in un'intervista su ‘Libero': "L'idea di dare un’indennità aggiuntiva a chi insegna in certe zone per coprire il maggior costo della vita non significa reintrodurre le gabbie salariali. La proposta non toglie niente a nessuno, viene incontro alle difficoltà di chi si sposta dal Sud per coprire i buchi d’organico delle scuole settentrionali, dovuti appunto al maggior costo della vita. Bisogna stare attenti alla demagogia e all’idealismo".

Una posizione da cui si distacca il resto del Pd, e che tra l'altro è lontana da quella affermata dalla neo segretaria Elly Schlein: "Dovremmo pagare meglio gli insegnanti, ma tutte e tutti gli insegnanti perché siamo il Paese che li paga meno in Europa", aveva detto domenica da Fabio Fazio su Rai3.

Il M5s ha approfittato del dissenso di Cottarelli per attaccare i dem: "Il senatore dem Carlo Cottarelli sceglie le colonne di Libero per affermare che è d'accordo con Valditara sul pagare di più i docenti del Nord rispetto a quelli del Sud. Una posizione che contestiamo radicalmente, perché emblema di un sistema scolastico fondato sulle disuguaglianze del tutto antitetico alla missione inclusiva e democratica della scuola pubblica. Dicano dal Pd se sono d'accordo con Cottarelli o se non sia il caso invece di prendere le distanze dalle sue parole", ha detto i capigruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Istruzione alla Camera e al Senato Anna Laura Orrico e Luca Pirondini.

"La posizione del Pd sulla proposta Valditara per introdurre stipendi differenziati tra gli insegnanti è chiara e netta. Abbiamo espresso da subito la nostra totale contrarietà che è anche agli atti parlamentari e nelle dichiarazioni. Tuttavia, siamo abituati a rispettare ogni opinione all'interno del nostro partito come quella che ha espresso il senatore indipendente, Carlo Cottarelli. Penso che in questa fase le forze di opposizione, invece di fare sterile polemica tra loro, dovrebbero concentrarsi esclusivamente contro la destra di governo che taglia risorse alla scuola e prova – con l'autonomia differenziata – a spaccare il Paese", ha risposto Irene Manzi, capogruppo Pd in commissione istruzione alla Camera.

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