Valditara annuncia piano in 20 punti per semplificare la scuola
Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha annunciato che presenterà oggi in Consiglio dei ministri un piano di semplificazione scolastica in 20 punti. Un piano, ha spiegato, "per avviare un grande percorso di semplificazione a vantaggio di docenti, dei dirigenti scolastici, del personale della scuola e delle famiglie. Il piano di semplificazione è nato anche da un confronto con i sindacati". Il ministro ne ha parlato durante l'evento di questa mattina, ‘Costruire il futuro della scuola – digitalizzazione, formazione e sburocratizzazione' promosso dalla Gilda degli Insegnanti a Roma.
"È solo l'inizio – ha sottolineato – è un cantiere aperto, nella scuola il tema della semplificazione è assolutamente centrale, utilizzando anche le nuove tecnologie. La scuola è comunità, il ruolo decisivo è della persona, del docente, tutto il resto è utilissimo ma va governato".
"La mia visione è opposta rispetto a quella piramidale di Giovanni Gentile, con un'intelligenza unica. Io credo invece nel pluralismo, nella valorizzazione dei diversi talenti. E da questo punto di vista l'intelligenza artificiale può essere d'aiuto per fornire informazioni su come migliorare l'insegnamento stesso, per monitorare gli insegnamenti, può essere di grande aiuto per ottenere un riscontro rapido per concentrarsi sui percorsi di forza di ciascuno. Ma tutto questo deve essere sempre governato dalla figura del docente. Sarebbe una prospettiva devastante se Chat GPT arrivasse a sostituire il ruolo del docente. Quindi è evidente che dobbiamo essere pronti a governare le innovazioni e avvertire gli studenti stessi dei rischi: dobbiamo essere sempre consapevoli che questo è uno strumento che va maneggiato con cura", ha detto ancora Valditara nel suo intervento al convegno di questa mattina.
Per la scuola 2 mld e 100 mln dal Pnrr
"Per il tema della formazione sono stati stanziati 1 miliardo e 200 milioni di euro, 600 milioni sulle Stem, 150 milioni sull'educazione al linguaggio, 450 milioni sulla transizione digitale, quindi sulla formazione destinata agli insegnanti. Abbiamo 2 miliardi e 100 milioni di euro dal Pnrr, e ho già detto che la pianificazione di tutti gli interventi avrebbe dovuto essere più oculata, più accorta. Da questa cifra abbiamo infatti dovuto ricavare delle risorse banalmente per gli arredi scolastici, su cui il Pnrr non ci consentiva di intervenire. Il mio sogno è che questi 2 miliardi e 100 milioni di euro vengano utilizzati per la scuola dell'avvenire, una scuola che metta in relazione con il mondo", ha aggiunto il ministro.