Valditara annuncia che l’Anpi farà meno lezioni nelle scuole: “La Resistenza non è loro monopolio”
Resta acceso lo scontro tra il ministro dell'Istruzione Valditara e l'Associazione nazionale partigiani d'Italia (Anpi). Al centro della contesa c'era l'accordo tra Anpi e ministero dell'Istruzione, che esiste dal 2014 ed è stato rinnovato ogni tre anni. L'accordo prevede una collaborazione tra l'associazione di partigiani e la scuola italiana, con dibattiti esterni e lezioni nelle scuole, per tenere vivo il tema della Resistenza e delle origini della Costituzione. Giovedì 21 settembre 2023 l'accordo scadrà, e finora il ministro Valditara non aveva dato segnali di volerlo rinnovare.
Negli scorsi giorni il caso è montato, si sono mobilitati alcuni parlamentari del Pd e lo stesso presidente dell'Anpi, Gianfranco Pagliarulo, ha scritto un appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Alla fine, il ministro Valditara ha risposto chiarendo la questione con una nota dal tono polemico.
"Si rilassino i professionisti della polemica politica. I valori dell'antifascismo sono anche i miei e la Resistenza è un valore prezioso", si apre il comunicato. Poi si spiega che ci saranno più accordi, che coinvolgano varie organizzazioni: "Il ministero è impegnato a costruire una convenzione che coinvolga tutte le associazioni partigiane, perché la Resistenza non è monopolio dell'Anpi e i valori resistenziali devono essere patrimonio di tutti".
Il ministro ha chiarito che la presa di posizione contro l'Anpi ha anche una natura politica: "Per essere ancora più espliciti la Resistenza non l'hanno fatta solo i comunisti, ma anche i cattolici, i liberali, gli azionisti e perfino i monarchici. Dunque, ci sarà una convenzione per far conoscere l'importanza della Resistenza nelle scuole, ma con tutte le associazioni partigiane e non con una soltanto". Non è dato sapere, al momento, quali saranno queste associazioni.
La replica di Pagliarulo è stata immediata, anche questa volta tramite una nota: "Dopo quasi un anno di silenzio il ministro Valditara scopre l'importanza del protocollo dichiarandosi impegnato a costruire una convenzione con tutte le associazioni partigiane. Ne siamo lieti, perché siamo i primi a sostenere il valore di tali associazioni, con cui da tempo abbiamo dato vita a un Forum unitario".
L'Anpi ci ha tenuto a sottolineare che le molte parti politiche che hanno fatto la Resistenza sono già rappresentate: "Non solo siamo già informati sul fatto che la Resistenza è stata opera di tante forze politiche", ma "l'Anpi stessa, che conta 141.500 iscritti, è un'associazione pluralista che accoglie nelle sue fila persone con diversi orientamenti politici, purché antifascisti".