Vaccino, quanto sono aumentate davvero le prime dosi e per quali fasce d’età dopo obbligo green pass
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, parla di “un aumento significativo delle prime dosi” di vaccini anti-Covid registrato negli ultimi giorni, in seguito all’approvazione del decreto che introduce il green pass obbligatorio su tutti i luoghi di lavoro. Ma quanto sono realmente aumentate le prime dosi? E qual è l’impatto della certificazione verde in azienda su questo incremento ? Per capirlo proviamo a confrontare i dati dei dieci giorni successivi all’annuncio del decreto (quindi dal 17 al 26 settembre) con quelli dei dieci giorni precedenti. L’aumento, in effetti, c’è, ma sembra essere meno consistente di quanto non si dica in questi giorni. In totale siamo ben al di sotto del 10% di incremento, ma c’è un altro fattore da considerare: le vaccinazioni in questi giorni continuano a scendere, essendo stata raggiunta già gran parte della popolazione.
Discorso che vale soprattutto per i giovanissimi e per i più anziani, ma che va rivalutato per le persone in età lavorativa. Difatti l’aumento maggiore di prime dosi si registra tra 40enni e 50enni (si arriva addirittura al 50% in più), ma si registra – anche se in misura leggermente minore – pure tra 20enni, 30enni e 60enni, altre fasce con persone in età lavorativa. Dal 7 al 16 settembre sono state somministrate in totale 2.368.677 di dosi, contro le 2.089.868 del periodo dal 17 al 26 settembre, con un leggero decremento riguardante soprattutto le seconde dosi. Vediamo i dati nel dettaglio.
Aumento prime dosi con obbligo green pass: il confronto su 10 giorni
Dal 7 al 16 settembre le prime dosi somministrate sono state 683.201, ovvero il 28,84% di quelle inoculate in totale negli stessi giorni. Dal 17 al 26 settembre, invece, si è arrivati a 736.399 somministrazioni, con un’incidenza totale del 35,24%. L’aumento percentuale sui numeri assoluti di prime dosi somministrate è invece del 7,8%, corrispondente a 53mila dosi in più da quando è stato annunciato l’obbligo di green pass sul lavoro.
Vaccini, i numeri su pregressa infezione e seconde dosi
Le altre cifre da confrontare sono quelle sui vaccinati con pregressa infezione, ovvero persone che ricevono la prima dose ora essendo stati contagiati dal Covid in passato: si passa dalle 71.752 del periodo precedente al decreto alle 59.801 dei dieci giorni successivi. Anche per quanto riguarda le seconde dosi si registra un decremento: dal 7 al 16 ne sono state somministrate 1.613.527 (incidenza sul totale di oltre il 68%), dal 17 al 26 invece sono state 1.248.593, poco meno del 60%.
Le prime dosi somministrate per fasce d’età
La somministrazione delle prime dosi nei dieci giorni successivi all’annuncio del decreto green pass varia molto per fascia d’età. Vediamo i dati per ogni singola categoria con la prima cifra che riguarda il periodo dal 7 al 16 settembre e la seconda che va dal 17 al 26:
- 12-19 anni:
Da 179.924 a 91.573: -49,1%
- 20-29 anni:
Da 111.530 a 128.462: +15,2%
- 30-39 anni:
Da 126.220 a 162.796: +29%
- 40-49 anni:
Da 110.969 a 155.711: +40,3%
- 50-59 anni:
Da 80.793 a 123.186: +52,5%
- 60-69 anni:
Da 41.521 a 47.896: +15,4%
- 70-79 anni:
Da 22.074 a 18.039: -18,3%
- 80-89 anni:
Da 8.363 a 7.245: -13,4%
- Over 90:
Da 1.787 a 1.491: -16,6%
Risulta evidente come l’incremento si registri nelle fasce in cui ci sono più lavoratori: sicuramente 40enni e 50enni, ma anche 30enni, 20enni e 60enni. Al contrario, nelle altre fasce d’età, in cui probabilmente la maggior parte delle persone non lavora più, si registra un decremento, in alcuni casi anche marcato. Per quanto riguarda le fasce in età lavorativa (dai 20enni ai 60enni) si passa da 471mila a 618mila prime dosi, un incremento del 31,2% nei dieci giorni successivi all’introduzione del green pass obbligatorio sul lavoro che scatterà da metà ottobre.